«Ossicodone e vaccini, pronto a risarcire»
Il dottor Giorgio Bercic, finito nei guai per spaccio di stupefacenti (ricette a base di ossicodone prescritte a pazienti tossicodipendenti) e per un’indagine su finte vaccinazioni, è pronto a risarcire i danni arrecati. Una posizione, quella del medico di famiglia, emersa nell’ultima udienza davanti al gup Giorgio Nicoli su entrambi i procedimenti. «Sì - conferma l’avvocato che difende Bercic, Paolo Codiglia - c’è stata la disponibilità del mio assistito di risarcire». Non solo. Il medico intende far capire ai magistrati che nel periodo al quale si riferiscono i fatti contestati, lui si trovava in condizioni di instabilità personale. «Bercic stava male - sottolinea Codiglia - versava in uno stato di grave difficoltà psicofisica».
L’Azienda sanitaria, nel frattempo, ha revocato la convenzione al medico. Per l’intero periodo d’indagine Bercic è rimasto comunque agli arresti domiciliari. E ora, come precisa l’avvocato, non intende più esercitare la professione. «A causa dello stress accumulato in tutti questi anni e delle problematiche sorte dopo le indagini - spiega ancora Codiglia - il mio assistito non svolgerà più attività».
Il caso dei finti vaccini è recente: gli inquirenti, coordinati dal pm Cristina Bacer, hanno scoperto i nomi di centinaia di triestini che nel 2013, nel 2014, nel 2015 e nel 2016 si sarebbero recati nell’ambulatorio del medico per sottoporsi all’antinfluenzale. Ma, dopo gli accertamenti, è emerso che una buona parte dei pazienti in realtà non si era sottoposta ad alcuna profilassi.
La vicenda dell’ossicodone è più complessa: il cinquantacinquenne era stato indagato dalla Procura perché aveva prescritto decine di ricette a tossicodipendenti. Le autorizzazioni erano prive di un piano terapeutico. E per compilare le autorizzazioni il medico usava spesso il nome e il timbro di altri colleghi. In altre circostanze il dottore le intestava ad altri pazienti o, ancora, a persone già morte. I medicinali venivano poi rivenduti da vari spacciatori. Il medico, comunque, sembra che non abbia ottenuto alcun vantaggio economico dal giro. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo