Ossario di Oslavia: pali ridipinti gratis da operai acrobati

GORIZIA Anziché le bandiere, per una volta sui pennoni dell’Ossario di Oslavia sono stati issati gli operai. Con funi, imbragatura, caschetto e pennello si sono arrampicati nel cielo azzurro del Collio e con una mano di vernice hanno rimesso a nuovo i pali scrostati ed arrugginiti che fronteggiano il monumento goriziano ai caduti. Nel centesimo anniversario dallo scoppio della Prima guerra mondiale è uno dei tanti interventi di riqualificazione del sacrario militare, ma a differenza degli altri questo lavoro è stato eseguito gratuitamente. «Se si può dare una mano, fa piacere darla», osserva Luigi Paoletti, titolare della società goriziana di interventi edili su fune “In quota”.
Il piacere è stato però, soprattutto, del Commissariato generale per le onoranze funebri ai caduti in guerra, che ha così risparmiato i 400 euro messi a bilancio per l’operazione. Nell’economia generale di Onorcaduti si tratta certamente di briciole, ma quel denaro potrà ora essere investito per eseguire ulteriori lavori di manutenzione. «Ho pensato che tra le tasse e i tempi lunghi necessari ad incassare, avrei avuto più problemi che vantaggi, così, vista la somma, abbiamo risolto la questione con una donazione», spiega Paoletti. L’imprenditore considera il lato positivo dell’iniziativa: «Da giovane ho fatto il militare a Muggia, alla Base logistica del Lazzaretto, e ho dei bei ricordi. Diciamo che è stato un investimento per fare vedere all’esercito che c’è un sistema di lavoro veloce alternativo alle impalcature: l’utilizzo delle funi rende tutto molto più facile e rapido». Al netto degli adempimenti burocratici legati alla sicurezza, in effetti, l’intervento ha richiesto un impegno minimo: mezza giornata di lavoro e 4 kg di colore.
«Come si può vedere, la sistemazione dell’area prosegue – sottolinea il colonnello di Onorcaduti Norbert Zorzitto -, ma più si mette a posto, più emergono le magagne. Con i torrioni ripuliti, i pennoni scrostati del piazzale si notavano maggiormente. Così abbiamo chiesto dei preventivi. L’offerta della ditta In quota ci ha fatto molto piacere: è la dimostrazione che i goriziani sono affezionati al monumento di Oslavia. L'Ossario è spesso sottovalutato, ma la verità è che ci tengono in molti. Considerata la disponibilità, abbiamo lasciato agli operai tutto il tempo necessario per organizzarsi. A differenza di quanto accade negli altri casi non abbiamo esercitato alcuna pressione per l’inizio dei lavori». Prosegue intanto l’intervento di sistemazione della copertura del torrione centrale affidato alla ditta padovana Lelo. Tra le altre cose, l’accordo da 300mila euro prevede anche una serie di interventi di maquillage come la ritinteggiatura delle pareti intonacate.
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