Ossa umane nel bosco, riconosciuti i vestiti
FIUMICELLO VILLA VICENTINA. Verso la soluzione del mistero, grazie al riconoscimento dei vestiti. Proseguono infatti gli accertamenti per dare un nome al cadavere ritrovato in aperta campagna, sabato pomeriggio, in località Cortona, al confine tra Fiumicello, Villa Vicentina e Ruda, e spunta un’ipotesi. Ieri pomeriggio il medico legale ha infatti effettuato un primo accertamento tecnico disposto dal pubblico ministero: in base ai resti ossei e ad alcuni capi di abbigliamento rinvenuti sul posto, la possibilità è che possa trattarsi di Marino Zucchia, l’ottantenne scomparso il 19 novembre 2016 da Manzano durante un nubifragio che si era abbattuto sulla zona. Si attendono ulteriori conferme, che potrebbero arrivare già nella giornata odierna.
Ieri mattina, i volontari della Protezione civile, assieme ai carabinieri, hanno perlustrato nuovamente l’intera zona. Sul posto è stata trovata una felpa blu in pile e all’interno c’era un pigiama di colore blu con alcune figure bianche: gli stessi indumenti che, in base alla denuncia di scomparsa presentata dai familiari, indossava Zucchia quando si è allontanato da casa. E in serata i familiari hanno riconosciuto gli abiti.
I militari dell’Arma hanno trovato anche alcuni pezzi del cranio, alcune costole e vertebre e una mandibola senza denti (Marino Zucchia portava la dentiera). Nel bacino, inoltre, c’erano due protesi innestate e, anche in questo caso, c’è una corrispondenza con l’ottantenne manzanese.
Ieri pomeriggio, il medico legale ha individuato il codice delle protesi, grazie al quale sarà possibile capire a chi, dove e quando sono state impiantate. Si tratta di due protesi distinte, impiantate in periodi diversi. Questo passaggio garantirà un’ulteriore certezza per quanto concerne l’identificazione. I carabinieri hanno già inoltrato la richiesta all’ospedale di Palmanova. I risultati saranno resi noti nei prossimi giorni, forse già oggi. Se il codice delle protesi dovesse confermare che sono state impiantate a Marino Zucchia non servirà dunque procedere con l’esame del Dna.
A trovare il cadavere, in località Cortona, sabato pomeriggio, verso le 17.30, era stato Davide Mian, residente a Ruda, che stava passeggiando assieme al suo cane. L’animale era scappato per rincorrere una lepre ed era entrato in una zona impervia, un luogo difficilmente accessibile alle persone, in mezzo ai rovi e alle sterpaglie. A un certo punto, il quattro zampe aveva iniziato ad annusare con insistenza a terra. A quel punto, Davide aveva notato i resti umani.
Immediata la chiamata alle forze dell’ordine. In pochi minuti erano accorsi sul posto i carabinieri delle stazioni di Aquileia e Villa Vicentina.
Marino Zucchia era scomparso da casa il 19 novembre 2016. Quel giorno, anche sul Manzanese, si era abbattuto un forte nubifragio. L’abitazione dell’anziano si trova proprio vicino al fiume Natisone, che si era ingrossato a causa delle forti piogge. Le squadre di soccorso si erano subito messe in moto ma dell'ottantenne nessuna traccia. Il corpo potrebbe essere stato trascinato dalla corrente.
Tanti, da quel giorno, gli appelli della famiglia, nella speranza di trovare l’anziano ancora vivo. Ora potrebbe esserci una svolta.
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