Ospizio marino, ancora ostacoli liquidatori e Coop Fvg trattano
di Giulio Garau
È un percorso ad ostacoli quello per la salvezza dell’Ospizio marino di Grado. È arrivata l’offerta da 8,8 milioni di una cordata che fa capo alle Confcooperative Fvg, la missiva è stata esaminata dai liquidatori, ma sembra che ci siano ancora alcune questioni da chiarire e si allunga il tempo per far partire la gara che deve essere fatta prima di affidare in gestione la struttura di riabilitazione. Ma c’è anche un’altra spada di Damocle: il 4 agosto scade la cassintegrazione in deroga concessa ai circa 60 lavoratori (tecnici, riabilitatori) che sono rimasti in strada dopo la chiusura da parte del Tribunale dell’Ospizio di fronte a un buco di gestione da 28 milioni di euro. Se non si trova una soluzione in tempo c’è la possibilità che questi lavoratori vadano in mobilità, ovvero siano licenziati definitivamente.
Tra le novità dell’ultim’ora una missiva (sembra ce ne siano diverse) inviata dai commissari alle Confcoooperative Fvg in cui si chiede di fare luce su alcune questioni più o meno rilevanti in ballo con il passaggio di gestione alla cordata di cooperative. Non sarebbe chiaro se la cordata che subentra assume e in che forma i dipendenti rimasti in strada, c’è poi la questione del Tfr. Una somma di non poco rilievo, si parla di 900 mila, un milione di euro che secondo la legge dovrebbe essere a carico di chi entra come nuovo gestore della struttura. Questo in realtà è un nodo che non riguarda soltanto i commissari liquidatori che sono particolarmente attenti alla tutela delle maestranze, ma la trattativa tra nuova gestione e le banche creditrici che hanno “subito” il buco e che ora devono decidere quanto “recuperare” nella fase di riavvio stando attente però a non far morire l’iniziativa imprenditoriale sul nascere rischiando di perdere tutto.
Una possibilità che metterebbe a rischio la continuità di un servizio socialmente utile e che è stato riconosciuto di alto livello per i disabili. In seconda battuta ci sono poi le questioni legate alla ristrutturazione del centro riabilitativo gradese che è fatiscente (la Regione aveva promesso un intervento) e la certezza nella concessione della spiaggia (già garantita pare dal neo-sindaco Edoardo Maricchio).
Il presidente regionale di Confcoooperative, Franco Bosio, getta acqua sul fuoco: «Da una vita stiamo dicendo che il personale lo sistemiamo - spiega - e dovremmo aver risolto anche la questione Tfr. I commissari ci hanno proposto alcune osservazioni, noi abbiamo risposto. Non credo sia opportuno continuare a scambiare missive, serve un incontro chiarificatore. Questa settimana siamo ancora alle prese con le assemblee, la prossima saremo più liberi e fisseremo un vertice».
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