Ospedale di Gorizia: via le tende: installati due container di pre-triage
L’attrezzatura donata da Tiare shopping. Il direttore-medico Pittioni: «Dalla prossima settimana il rientro di Cardiologia»
Bumbaca Gorizia 22.05.2020 Nuovo Pronto soccorso © Foto Pierluigi Bumbaca
GORIZIA Via le tende, ecco i container. Serviranno ad intercettare gli eventuali ammalati di Covid-19 senza farli passare per il Pronto soccorso del San Giovanni di Dio, a Gorizia.
Questa la novità all’esterno dell’ospedale di via Fatebefratelli dove la squadra comunale della Protezione civile ha ultimato, ieri mattina, lo smontaggio delle tre piccole tensostrutture che, in tempi di coronavirus, erano ormai parte integrante del colpo d’occhio e dei servizi di assistenza.
A spiegare, nel dettaglio, le motivazioni della scelta è Daniele Pittioni, direttore medico-ospedaliero e responsabile dei nosocomi di Gorizia e Monfalcone. «Confermo tutto. Le tende sono state smantellate e contestualmente, proprio in queste ore, vengono posizionati due container simili a quelli già presenti all’esterno del San Polo, a Monfalcone. Non potevamo continuare con queste strutture visto l’arrivo dell’estate: il rischio era che, all’interno, si raggiungessero temperature molto elevate. I nuovi moduli saranno climatizzati e, nelle stanze, verrà garantito un microclima perfetto per operatori sanitari e pazienti».
In un container verranno effettuate le operazioni di pre-triage. Nell’altro, è stata ricavata una sala d’attesa con letto-barella dedicata, monitor e altre attrezzature. «Sarà - spiega ancora il dottor Pittioni - quasi una stanza di degenza. Il paziente resterà lì in attesa del tampone. Non serve nemmeno sottolineare che, in questo modo, verrà mantenuta la differenziazione dei percorsi con il resto dell’ospedale e con il Pronto soccorso. Non nascondo che, inizialmente, avevo qualche riserva su questi padiglioni ma devo dire che mi sono ricreduto: sono davvero ben fatti e hanno anche le rampe per gli eventuali portatori di handicap».
L’allestimento interno - spiega ancora il direttore medico-ospedaliero e responsabile dei nosocomi di Gorizia e Monfalcone - «è avvenuto grazie a una donazione del parco commerciale “Tiare shopping” di Villesse. Si tratta del lettino-barella, del video e degli accessori della stanza di osservazione. Arredi e apparecchiature che, al termine dell’emergenza, verranno utilizzati all’interno del Pronto soccorso. Naturalmente, rivolgo un ringraziamento per questo atto di solidarietà». Anche il parco commerciale, attraverso l’ufficio stampa, ufficializza l’operazione. «Abbiamo deciso di supportare per intero l’allestimento dell’area di primo triage dell’ospedale di Gorizia, nella quale viene svolto il controllo dei pazienti prima dell’accesso al pronto soccorso, collaborando attivamente con l’Asugi».
I container sono in affitto e il contratto ha una durata annuale. «Un grazie - continua Pittioni - anche al Comune di Gorizia che si è fatto parte attiva per l’attivazione e lo smantellamento delle tende. L’ospedale sta tornando alla normalità. Questa settimana abbiamo riaperto gradualmente un po’ tutta l’attività ambulatoriale di fascia D. I pazienti, che avevano visto sospesa la prestazione o la visita, verranno chiamati a casa per stabilire un nuovo appuntamento. Contiamo, nel giro di un paio di mesi, di smaltire tutto il lavoro che era stato interrotto. Ha riaperto anche una piccola quota di libera professione con le prestazioni intra moenia». Inoltre, la prossima settimana - sottolinea Pittioni - inizierà il rientro di Cardiologia, auspicato da molti in città e al centro anche di una battaglia politica.
Qualche dettaglio in più. La Fase 1, quella del lockdown, si era caratterizzata per la riduzione dell’attività ambulatoriale la quale era stata limitata alle visite urgenti (fascia U) e a quelle brevi (fascia B). In seguito alla riduzione dei casi Covid-19, l’Asugi ha, dunque, disposto la ripresa progressiva e graduale dell’attività ambulatoriale e chirurgica, garantendo la sicurezza del paziente e degli operatori, ed il mantenimento del distanziamento sociale.
In questa fase di riavvio dell’attività ambulatoriale sono prenotabili a Cup le prestazioni con priorità U e B e si possono riprogrammare le prestazioni con priorità D sospese. Le agende verranno costruite con le tempistiche indicate dai nuovi documenti definiti dal Servizio di prevenzione e protezione aziendale (Sppa) che impongono, alla fine di ogni visita, la sanificazione degli ambulatori e prevedono adeguato distanziamento sociale nelle sale di attesa e nei corridoi al fine di evitare assembramenti. —
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