Osmizze, rivoluzione a Sgonico: le pratiche si faranno online
SGONICO Stop alle comunicazioni cartacee, presentate di persona all’Ufficio Protocollo del Comune, un mese prima dell’inizio dell’attività. Le osmizze passano al telematico: tutto viaggerà su internet, con un notevole risparmio di tempo e un sensibile guadagno nella precisione dei dati. Con buona pace della tradizione.
È tempo di rivoluzione sull’altipiano per quanto concerne le storiche rivendite familiari di prodotti propri. Con la modifica del Regolamento per la disciplina delle attività di vendita del vino ricavato dalle uve dei propri fondi, le osmizze appunto, approvata ieri dal Consiglio comunale di Sgonico, nel cui territorio si annoverano numerosi esercizi di questo tipo, d’ora in poi tutte le comunicazioni che da decenni seguivano il “canale manuale” viaggeranno appunto sulle “autostrade informatiche”.
«La Regione – spiega l’ex sindaco e oggi assessore comunale Mirko Sardoc, relatore del provvedimento di modifica del Regolamento inserito all’ordine del giorno della seduta del Consiglio comunale di Sgonico – ha da tempo istituito lo Sportello unico per le attività produttive, con il preciso obiettivo di semplificare e coordinare tutti gli adempimenti richiesti alle imprese. Fra esse si annoverano ovviamente anche le osmizze. D’ora in avanti, con l’approvazione della modifica al Regolamento, i titolari di questi storici esercizi non dovranno più venire in Municipio a depositare la documentazione cartacea che preannunciava l’inizio dell’attività di vendita, ma lo faranno direttamente dalle loro sedi in via telematica. Il primo risultato pratico – sottolinea Sardoc – sarà che la notifica dell’avvio dell’attività potrà essere inviata cinque giorni prima dell’effettiva partenza delle vendite e non più 30, com’era in passato».
Per ovviare alle inevitabili difficoltà che potrebbero insorgere fra gli operatori, l’amministrazione di Sgonico ha deciso che, per il primo semestre dall’entrata in vigore del nuovo Regolamento, si potranno utilizzare entrambi i sistemi, cioè sia il cartaceo sia il telematico. «Inoltre – annuncia Sardoc – organizzeremo incontri con gli agricoltori del nostro Comune, per fornire tutte le spiegazioni che potranno essere utili in vista di questa radicale novità». Anche gli uffici comunali saranno a disposizione per chiarimenti.
Il consigliere d’opposizione Dimitri Zbogar, riconoscendo «l’utilità dell’introduzione dell’informatica nel settore delle osmizze», reclama però che sia convocata quanto prima la Commissione Agricoltura che, causa Covid, non si è mai riunita nel corso del 2020, «per discutere delle varie tematiche del comparto». Implicito il riferimento alla spaccatura che si è creata nel mondo dei viticoltori del Carso sul tema dell’inserimento del vino Prosekar nella Doc Prosecco. Monica Hrovatin, sindaco di Sgonico, assicura per l’appunto che «quanto prima sarà convocata una seduta della Commissione», e aggiunge che «il futuro del Carso passa attraverso la condivisione dei progetti e il coordinamento delle attività di tutti i comuni».—
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