Oslavia, è allarme cinghiali a Gorizia
C’è chi, durante la notte, ha visto ben undici esemplari. Procedevano in fila indiana, diretti verso le coltivazioni e verso i giardini delle abitazioni. «Abbiamo cercato di spaventarli ma non c’è stato verso. Alla fine, i più spaventati eravamo proprio noi», raccontano a Oslavia.
Sì, i cinghiali continuano ad effettuare le loro scorribande indisturbati. Non c’è verso, nonostante le prese di posizione della Provincia che fa quel che può. L’ultima segnalazione di una serie ormai lunghissima arriva da una nostra lettrice, Anna Lisa Ghini. “Armata” di macchina fotografica ha immortalato gli effetti del passaggio (sgradito) degli ungulati che pubblichiamo a corredo di questo servizio. «E sono vere e proprie devastazioni - spiega - fatte dai cinghiali che ogni notte vengono a grufolare nel mio giardino, persino davanti alla porta di casa. Francamente, non so più cosa fare. È opportuno che questo problema venga affrontato di petto». L’abitazione in questione si trova proprio di fronte al Sacrario. È lì che intere famigliole di ungulati si danno appuntamento con l’obiettivo di devastare e “arare” questo o quel giardino, questa o quella coltivazione. Un film, purtroppo, già visto che non ha ancora conosciuto la parola fine.
E così tornano prepotentemente d’attualità le affermazioni dell’agosto scorso del consigliere comunale Michele Punteri che non esita definirla «emergenza» perché la presenza degli ungulati rischia di finire fuori controllo. «Rispetto a quanto sostiene periodicamente la vicepresidente Mara Cernic è tutto comprensibile e condivisibile - osservò Punteri - anche se gli incontri, gli accordi e le molte riunioni con gli addetti ai lavori possono essere valutate in vario modo. È ovvio, e non potrebbe essere altrimenti, che la Provincia è attenta, ascolta tutti e cerca di ben operare ma è del tutto evidente che i numeri, non altro i numeri, dichiarano in modo inequivocabile che la Regione e la Provincia hanno sbagliato e continuano a sbagliare. E metto sullo stesso piano Violino, l’ex assessore regionale, e Mara Cernic con i rispettivi dirigenti: quindi, nessuna strumentalizzazione politica poiché credo che la matematica, la statistica e le scienze biologiche non siano nè di destra, nè di sinistra». Concluse Punteri: «Ribadisco che i numeri, alla fine tradotti in migliaia di euro di risarcimenti, daranno l’esatta misura del fenomeno e forniranno la valutazione ex post della validità delle azioni in corso».
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