Orzo, kren e strudel per il capo del Cremlino
TRIESTE. Putin mette d’accordo friulani, bisiachi e triestini. Palazzo Chigi, in stretta collaborazione con i cerimonieri della Regione, ha pensato a un menù di tutto rispetto per il pranzo di lavoro tra il presidente della Federazione russa e il premier Letta. Piatti tipicamente locali, s’intende. L’evento, preparato nei minimi dettagli dal governo, a cominciare dalla sicurezza (su cui i bodyguard dello zar sono piuttosto esigenti), riserva un occhio di riguardo per la tavola. L’appuntamento per la colazione di metà giornata, una sorta di “riunione plenaria” tra i due Paesi, è previsto tra le 12 e 45 e le 13 nel palazzo della Regione in piazza Unità. I grandi temi internazionali saranno accompagnati, innanzitutto, da un aperitivo da consumare rigorosamente in piedi. Si parte con prosciutto di Sauris, Pitina della Val Tramontina e montasio stravecchio con miele di castagno. E poi via con salumi e formaggi, pure per celiaci.
Con il pranzo non si sta sul leggero, tutt’altro. Primo a base di orzo e funghi porcini, per secondo carré di maiale con mele e salsa di kren. Contorno con qualche foglia delle pregiate “rose di Gorizia” e, per chiudere, un buon strudel di mele triestino. I vini? Per ora un mistero, in attesa di sapere quanta vodka porteranno appresso i russi. Poi, si sa, le grandi decisioni spesso nascono da gesti semplici. Magari sorseggiando un caffè. Illy? Al marchio gli organizzatori non danno troppo peso, pare.
Sul marchio ci si concentrerà invece per coronare l’evento: in ricordo del vertice a Trieste, il governo ha preparato uno speciale logo istituzionale con la bandiera italiana e russa stilizzate. Giornata che resterà nella memoria soprattutto per i dipendenti di piazza Unità, cordialmente sfrattati per lasciar spazio agli incontri bilaterali. L’edificio, per il personale, non sarà naturalmente agibile martedì. Una routine in occasioni come queste, assicurano dalla Regione, dal momento che si tratta di una sede di rappresentanza. Nulla di strano, insomma, il via vai di mobili e tappeti di questi giorni. E di tecnici Insiel, la società informatica che ha sguinzagliato una decina di esperti incaricati a sistemare la rete wi-fi per funzionari e media. La sala stampa è stata attrezzata con 150 posti mentre al piano terra non mancherà l’area catering. Il piano “nobile”, il secondo, è stato invece adibito per i colloqui ministeriali. Controlli col metal detector all’ingresso.
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