Ortopedia verso la fusione Cattinara-Maggiore

La risposta dell’ospedale alla denuncia di una famiglia: «Sette giorni per un’operazione al femore»

Solo l’8%-10% dei pazienti triestini vittime di una rottura del femore (dalla quale possono riemergere, anche molto anziani, tornando “grandi camminatori” se l’intervento e la riabilitazione sono tempestivi) viene operato entro 48 ore, che è l’indicazione scientifica da seguire. «Nessuno però supera i 3-5 giorni» assicura il direttore dell’Ortopedia dell’ospedale Maggiore, Marcello Cusitore, a proposito della segnalazione di una famiglia in grande allarme perché al congiunto, 90 anni abbondanti, che ha subìto la frattura del femore il 31 dicembre, è stato annunciato che in sala operatoria non andrà prima del 7 gennaio, giorno che fra l’altro coincide con la fine della serie incatenata di giornate festive e di conseguenti turni ridotti in ospedale.

«Chi non viene operato in tre giorni - aggiunge Cusitore - non sta aspettando noi medici, al contrario siamo noi che aspettiamo il paziente: molti hanno patologie che dobbiamo misurare e tenere sotto controllo prima di farli entrare in sala operatoria, per ridurre il rischio. È vero che nei giorni festivi si dà precedenza alle urgenze - aggiunge l’ortopedico -, e che il femore non è classificato urgente né da noi né in alcun altro ospedale d’Italia, bensì “differibile”, ma nonostante le feste abbiamo operato la vigilia di Natale, il 30 e il 31 dicembre, la sala operatoria è rimasta chiusa (salvo urgenze) solo il giorno di Natale e lo sarà il 6 gennaio».

«Noi tendiamo - prosegue il medico - a operare entro i due giorni, ma ancora non ci riusciamo, però in tempi molto brevi, marzo-aprile, l’Ortopedia dell’ospedale Maggiore sarà davvero, dopo tanti annunci, trasferita a Cattinara. Con la fusione delle équipe raggiungeremo gli standard: avremo più personale, e anche la guardia ortopedica notturna».

La spinta al cambiamento, che farà cessare la duplicazione delle Ortopedie dettata soprattutto dal fatto che al Maggiore la gestione è ospedaliera, e a Cattinara universitaria, è adesso impossibile da frenare. I milionari tagli di finanziamento legiferati dalla Regione per il 2014 non lasciano più spazio: i reparti “doppi” devono sparire. Ortopedia era candidata da tempo a questa operazione, ma chi risolverà e come il dualismo ospedale-università, quest’ultima in strenua difesa dei propri spazi, per ragioni di didattica, di scuole di specializzazione? In buona sostanza, si tratta di decidere a chi andrà la direzione del reparto unico. Attualmente al Maggiore, dopo il pensionamento di Giulio Bonivento, c’è Marcello Cusitore come “facente funzioni” e alla Clinica di Cattinara c’è il prof. Giovanni Fancellu, non distante dalla pensione.

«Fusione entro la primavera - conferma con decisione il direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria Luca Mascaretti -, lo sappiamo di non essere in grado di operare tutti entro le 48 ore, ma quando per l’Ortopedia ci saranno le 15 sale chirurgiche di Cattinara le cose cambieranno». (g. z.)

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