Ortofrutticolo in via Brigata Casale Allarme sfratto per l’Oasi felina

Il terreno individuato dal Comune per la nuova collocazione del Mercato comprende anche l’area in concessione al Gattile. Cociani: all’aria anni di lavoro. Dapretto: troveremo soluzioni adeguate
Di Laura Tonero

L'Oasi felina del Gattile rischia seriamente lo sfratto. La notizia per Giorgio Cociani, anima del Gattile di via della Fontana e della stessa Oasi di via Costalunga, è arrivata come un fulmine a ciel sereno. «L'ho appreso da una dichiarazione rilasciata dall'assessore comunale ai Lavori pubblici Andrea Dapretto - riferisce Cociani - non mi era stato anticipato nulla e per noi si è trattato di un'amara sorpresa». La possibilità di sfrattare da quell'area circa 150 animali, lì sistemati dal 2006, è legata al progetto di trasferire in quella zona di via Brigata Casale il Mercato ortofrutticolo: decisione che Dapretto e il sindaco Roberto Cosolini hanno resa nota pochi giorni fa. «Mi sono immediatamente attivato per capire la situazione - spiega Cociani - e per far presente le difficoltà alle quali andremmo incontro. L'ufficio zoofilo del Comune non è al corrente della decisione dell'amministrazione, così ho preso carta e penna e ho scritto al sindaco e a Dapretto». Già quella di catturare tutti i mici, liberi nell'area verde di via Costalunga, sarebbe un’impresa ardua.

Il terreno nel quale si sviluppa l'Oasi felina è stato dato in concessione dal Comune. Poi lo staff del Gattile ha provveduto a realizzare un vero e proprio rifugio con casette, cucce, un resistente recinto, decine di alberi che hanno reso quella porzione di terra un bel giardino popolato da tanti quattrozampe. Un bell'investimento. Smantellare tutto significherebbe buttare all'aria anni di lavoro e la buona volontà di tanti volontari.

L'ipotesi di uno spostamento dell'Oasi felina viene confermata da Dapretto, che spiega le motivazioni della decisione anche in una lettera inviata all'associazione Il Gattile. «La notizia ha un fondo di reale concretezza - dice Dapretto - la necessità di ricollocare il Mercato ortofrutticolo è evidente. Attraverso i nostri uffici è stata condotta un'attenta verifica sui terreni di proprietà comunale per individuare quelli che possano ospitare una struttura cui serve una superficie di circa 12 mila metri quadrati». E dalle verifiche è risultato appunto che il terreno più adatto a ospitare il Mercato, in trasloco da Campo Marzio, «per dimensione, collocazione, vicinanza a principali arterie stradali è proprio quello che oggi ospita l'Oasi felina, il parcheggio per i camper e altre zone contermini», conferma l’assessore.

Quando il programma dovesse prendere avvio, assicura Dapretto, «sarà ovvia la necessità di ricollocare in luoghi che hanno le stesse caratteristiche sia l'Oasi felina che il parcheggio camper». Dapretto precisa che ogni decisione in merito verrà condivisa con Il Gattile. In settimana verrà organizzato un incontro tra l'assessore e Cociani. Ma i volontari dell’oasi non si sentono rassicurati. Va precisato che mentre in via della Fontana, al Gattile, vengono ospitati i randagi (tutti di fatto di proprietà del Comune) che soffrono problemi di salute o che stanno vivendo un momento di difficoltà, nell'Oasi felina vengono trasferiti gli animali inseriti in colonie sistemate in aree oggetto di cantieri o lavori importanti. In alcuni casi, una volta terminati gli interventi, i gatti vengono ricollocati nella loro originaria colonia. In via Costalunga, ad esempio, soggiornano i mici un tempo stanziali all’ex Magazzino Vini, quelli dell'ex caserma Beleno e alcuni recuperati nel giardino interno dell'ospedale Maggiore. «L'Oasi è il fiore all'occhiello del protezionismo triestino - ha scritto Cociani nella lettera inviata al sindaco Cosolini - è costata a noi tanta fatica, danaro, impegno quotidiano per accudire gli ospiti stanziali. Un eventuale trasferimento comporterebbe gravissime difficoltà e chiedere alle istituzioni di tenerne conto ci sembra legittimo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo