Orti privati colpiti e frenati dall’arrivo di freddo e bora

Con le temperature favorevoli delle settimane passate, molti avevano sistemato le piantine in giardino o sul balcone. Coldiretti: «Meglio aspettare l’inizio di aprile»
L'orto privato di una famiglia triestina, con le prime piantine piazzate all’esterno
L'orto privato di una famiglia triestina, con le prime piantine piazzate all’esterno

TRIESTE. L’ondata di freddo, con bora forte, per fortuna non ha danneggiato alberi da frutto e coltivazioni a Trieste, a differenza di quanto accaduto in altre zone d’Italia. Più colpiti gli orti casalinghi, di chi, approfittando delle giornate di sole di qualche settimana fa, aveva già sistemato le piantine in giardino o sul terrazzo.

Ma c’è preoccupazione per l’arrivo di un ulteriore fronte freddo, con raffiche di vento in aumento da lunedì e con il rischio di neve sul Carso martedì. «Ho ricevuto i messaggi sulla situazione a livello nazionale e purtroppo in alcune aree si sono verificate gelate che hanno compromesso gli alberi già in fiore – racconta Alessandro Muzina, presidente della Coldiretti Trieste –. Qui da noi per il momento i danni sono pochi, anche perché non ci sono state precipitazioni, e quindi non si è formato ghiaccio.

In realtà – aggiunge – solo i mandorli erano già fioriti. Inoltre molte coltivazioni devono ancora germogliare, il freddo dunque non ha causato particolari problemi. Ma le aziende agricole del territorio – sottolinea –, come probabilmente in altre regioni, stanno comunque soffrendo per la mancata possibilità di effettuare la vendita diretta. La gente non si muove più e chi può, ma non sono molti, ha attivato la consegna a domicilio».

Secondo la Coldiretti nazionale il gelo ha fatto strage di frutta e verdura in molte regioni, come Emilia Romagna, Veneto e Puglia. «Alcuni alberi di pesco, albicocco e mandorlo – si legge sul sito della Coldiretti – hanno addirittura già i frutticini, ciliegi e susini sono in fiore e tra i filari di pere, mele e kiwi ci sono le gemme pronte che sono state intrappolate dal ghiaccio e bruciate dal freddo mentre nei campi gravi danni si contano per le primizie di stagione dai carciofi agli asparagi, dalle bietole alle cicorie fino ai piselli».

Ma quando ormai a Trieste si pensava che il peggio fosse passato dal punto di vista del meteo, ecco nuove previsioni negative per la prossima settimana. Nel dettaglio, secondo l’Osmer, l’osservatorio meteorologico regionale, si parla di bora forte di nuovo, da lunedì, e precipitazioni nevose anche a quote basse, che potrebbero imbiancare il Carso martedì. Il timore, per le coltivazioni, è sempre legato al rischio di ghiaccio al suolo. La Coldiretti monitora la situazione, in attesa di capire l’evolversi del quadro meteo anche per quanto riguarda le temperature.

Per i tanti triestini che invece si erano già dedicati agli orti privati, tra giardini e balconi, alcuni errori di troppo prima del freddo potrebbero aver compromesso il raccolto. «C’è stato un grande caldo fino a qualche settimana fa, che ha spinto molti ad acquistare piantine come pomodori o zucchine – continua Muzina – che però ora sono state sicuramente messe alla prova dai valori rigidi portati dal freddo.

Consiglio a tutti di aspettare ancora un po’, fino alle prime settimane di aprile, quando il meteo sarà più stabile e le temperature saranno più miti. Per chi invece si dedica alle piantine aromatiche – aggiunge – ricordo che è preferibile non sistemare ancora all’esterno le più delicate, come basilico e prezzemolo. Non è ancora il momento giusto, proprio perché la primavera ci sta riservando qualche brutta sorpresa». 

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