Orso avvistato a Savogna mentre attraversa la strada
GORIZIA La presenza di un orso è stata segnalata nei giorni scorsi a Savogna d’Isonzo. A incrociare il plantigrado all’altezza di Gabria è stato un automobilista in transito lungo la Statale 55 “del Vallone” che si è visto attraversare la strada dall’animale nella notte tra sabato e domenica. Secondo il racconto fornito dall’uomo, l’incontro è avvenuto nelle vicinanze del albergo “Da Tommaso”. Subito è stata allertata la centrale operativa della questura di Gorizia che, a sua volta, ha chiesto l’intervento dei carabinieri. La Compagnia di Gorizia ha inviato sul posto una pattuglia della territoriale, ma quando la macchina è arrivata nella zona dell’avvistamento, ormai dell’orso non c’era già più traccia. L’animale era sparito nella boscaglia e, con ogni probabilità, aveva già attraversato il vicino confine con la Slovenia.
Per quanto improbabile, non è comunque impossibile incontrare un orso nella zona dove è avvenuto l’avvistamento. Anche se siamo in inverno, le temperature non sono troppo rigide: gli esperti spiegano che il letargo non è profondo e così può capitare di avvistare in giro degli esemplari adulti. Le ore di maggiore attività sono quelle notturne. Durante la notte un orso in buono stato di salute può percorrere anche 80-100 chilometri.
Senza dubbio il caso di avvistamento più eclatante relativo all’Isontino è stato quello del 2015 quando a Villesse un orso ha attraversato il parcheggio del Tiare Shopping e il suo passaggio è stato registrato dalle telecamere di videosorveglianza del parco commerciale. Come venne poi dimostrato, quella di Madi - questo il suo nome - era stata un’avventura unica. Aveva attraversato la pianura friulano-isontina percorrendo 80 chilometri in perfetta linea retta nonostante si fosse mosso in un ambiente fortemente antropizzato.
Madi era comparso alle 6.30 del 6 maggio 2015 alle porte di Sedegliano per poi dirigersi verso sud-est seguendo a nord la Napoleonica. Prima d’essere ripreso dalle telecamere di videosorveglianza del parco commerciale di Villesse, era passato dall’Outlet Village di Aiello, dove aveva sfondato due recinzioni. In qualche modo era prima riuscito a superare la A23, ma di certo, prima di spostarsi verso Fogliano, al Tiare Shopping aveva tentato (senza riuscirci) di entrare in autostrada. Le impronte ritrovate nelle vicinanze della tendopoli dei profughi allora accampati in riva all’Isonzo a Gradisca avevano dimostrato che aveva attraversato il fiume nuotando a valle del ponte di Sagrado. Le ultime tracce erano state poi quelle lasciate la mattina del 9 maggio all’agriturismo “Le Giare” dove aveva preso di mira alcune arnie.
Se l’orso avvistato nei giorni scorsi sia stato lo stesso di cinque anni fa non è possibile stabilirlo, ma la presenza di Madi, dimostra che anche le zone fortemente urbanizzate (e quella di Gabria dove si è registrato l’avvistamento è solo parzialmente antropizzata) possono essere battute dai plantigradi. E improbabile non significa impossibile. –
Riproduzione riservata © Il Piccolo