Orso aggredisce il domatore, il circo: “Colpa degli spettatori”

E’ costretto a camminare su due zampe. Spinge una carriola per strappare il sorriso agli spettatori sotto il tendone del circo. Ma a un tratto scatta la ribellione: l’orso, un esemplare di 16 anni e di circa 300 chilogrammi di peso, attacca il suo domatore. In pochi istanti l’animale, costretto a esibirsi in qualcosa che nulla ha a che vedere con la sua natura, si avventa sull’uomo. Lo morde, nonostante la museruola, e lo graffia. Un altro circense interviene e inizia a prendere a calci l’animale. Ma l’orso non lascia la sua preda, probabilmente ha molta rabbia da sfogare per quella prigionia, fisica e psicologica, in cui è tenuto. Solo con l’uso di una pistola elettrica lascia andare l’uomo. L’addestratore se la cava: viene portato in ospedale dove gli vengono riscontrate molte ferite, ma non è in pericolo di vita.
La scena è avvenuta in un piccolo circo itinerante, l’Anshlag Tent Circus, durante una tappa a Clonets, nel nord della Russia.
I bambini e i loro genitori, presenti allo spettacolo e seduti a pochi metri di distanza senza barriere per proteggerli dall'animale, hanno vissuto un’esperienza scioccante. Ma è a loro che Lyudmila Misnik, la responsabile del circo, attribuisce la colpa dell’accaduto: gli spettatori, ha detto ai media russi, hanno scatenato la rabbia dell’orso ignorando la richiesta di non usare il flash prima di scattare foto con il cellulare.
Ruslan Solodyuk, l’uomo aggredito dall’orso, ha detto che l’animale di 16 anni si chiama Yashka e non si sentiva bene al momento dell'attacco: secondo quanto ha dichiarato al sito russo Daily Storm l’orso non si sarebbe mai dimostrato violento e la sua aggressività è il risultato della vecchiaia e dei dolori articolari, che peggiorano in autunno.
Ignorando le proteste degli attivisti per i diritti degli animali sull'uso di animali selvatici nelle esibizioni, molti circhi russi sfruttano ancora la presenza degli orsi, molti dei quali catturati mentre vagano selvaggi nelle vaste aree forestali disabitate che coprono gran parte del paese. Gli animali catturati, spesso legati da catene, appaiono poi per le strade delle città russe come parte di campagne pubblicitarie o come attrazioni ingannevoli. Incuranti della loro natura.
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