Orologi da parete triestini alla “corte” di Amazon

La Callea Design invitata con altri sette esponenti del made in Italy artigianale a un meeting organizzato a Bruxelles dal gigante del commercio elettronico

TRIESTE. Ci sono orologi da parete che sono fabbricati a Trieste “su misura” e che piacciono a un interlocutore importante come Amazon. Al punto che alcune settimane fa il colosso della mercatura Internet ha pensato di promuoverli a Bruxelles nell’ambito di un’iniziativa intitolata “Made in Italy”, nella quale erano stati invitate altre sette piccole aziende in rappresentanza di settori tipici delle produzioni tricolori.

La foto di gruppo dello staff dell’azienda: ai lati ci sono rispettivamente i fratelli Adriano (a sinistra) e Giulio (a destra) Callea
La foto di gruppo dello staff dell’azienda: ai lati ci sono rispettivamente i fratelli Adriano (a sinistra) e Giulio (a destra) Callea

“Callea Design”, che da un paio di anni lavora in via Ressel in zona industriale, faceva parte di questa “campionatura” insieme alla piemontese Lovedoormat (tessile), alla pugliese Oilalà (olio), alle toscane Chicca Borse e Dalle Piane cashmere (moda), alla veneta Lucchetta (oreficeria), a Emilia food live (alimentare), alla siciliana Rarezze (alimentare).



Amazon, spesso al centro di polemiche per le politiche commerciali adottate, ha voluto dimostrare questa linea di attenzione verso le “pmi” davanti ad alcuni europarlamentari italiani: erano presenti i “cinquestelle” Fabio Massimo Castaldo (vicepresidente dell’assemblea di Strasburgo), Tiziana Beghin e Marco Zullo; il “dem” Pierfrancesco Majorino; il leghista Alessandro Panza.

Un consumatore cerca un prodotto italiano? Beh, Amazon ne certifica il “doc” e Callea, come gli altri colleghi, ha così un’opportunità di identificazione ad alta divulgazione. All’incontro, organizzato nella capitale belga a palais des Académies, hanno partecipato alcuni manager della multinazionale, tra cui Mariangela Marseglia, responsabile dei mercati italo-spagnoli. La mano pubblica è intervenuta con il presidente dell’Ice Carlo Maria Ferro.

“Callea Design” è entrata nel radar di Amazon un anno e mezzo fa. Gli orologi da parete non sono l’unico articolo di un’impresa che prepara altra oggettistica domestica, come gli appendiabiti, i portaombrelli, gli specchi, le mensole decorative. Classifica i suoi lavori come “artigianato artistico”, che s’iscrivono nel capitolo dei complementi di arredo.

Certo, il piatto forte sono quelli che la rapida presentazione nell’invito di Amazon al meeting di Bruxelles definisce wall clocks: Giulio Callea, che insieme al fratello Adriano gestisce l’azienda, stima una produzione annua attorno ai 10.000 pezzi destinati in gran parte ai mercati europei (Francia e Germania soprattutto) ma con un’interessante proiezione commerciale in Giappone. I Callea, realtà a forte dimensione familiare basata su quattro soci imparentati, si definiscono “artigiani 2.0”, perchè vogliono far convivere manualità e creatività con la competenza tecnologica, come dimostrano la progettazione al computer e l’utilizzo del laser. In via Ressel sono in sette a lavorare.

Comunque la Callea non è nata ieri. La sua anagrafe aziendale evidenzia, come data di nascita, il 1967, quando a fungere da apripista fu Livio, il padre degli attuali reggitori: l’esordio in una bottega di falegnameria fabbricando calci di fucile in noce jugoslavo. Prima di insediarsi di fianco alla Principe, l’impresa ha vissuto per quasi vent’anni nell’incubatore di Confartigianato a Valle Noghere. 

 

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