«Organici insufficienti e dotazioni vecchie»

L’atto di accusa del Sap: «Nel 2008 l’organico era di 360 unità, oggi ridotto a 279. Divise logore»

«Oltre alla mancanza di un contratto nazionale, gli agenti di Polizia sono costretti a lavorare in condizioni di estremo disagio: automobili rotte e vecchie, giubbotti anti-proiettile scaduti o non idonei alla protezione delle armi “pesanti” quali i kalashnikov».

È lunga la lista delle lamentele del Sap, il Sindacato autonomo di polizia. Che, attraverso la sua segreteria provinciale, punta il dito sulle problematiche che riguardano le forze dell’ordine.

«A Gorizia, negli uffici di Polizia, la situazione è al collasso», attacca la segreteria provinciale di Gorizia. Che entra anche nel merito e snocciola una serie di numeri: «Da un organico che, tra Questura di Gorizia e Commissariato P.S. di Monfalcone, al primo agosto 2008 era di 360 unità, siamo passati a un organico che al 29 luglio 2016 è di... 279 unità. Tutto ciò con incombenze sempre più gravose, si pensi unicamente all’emergenza immigrazione. Nell’anno 2015 a fronte di sole 3 assegnazioni, sono state 19 le unità che a vario titolo (pensioni, trasferimenti, etc.) sono state sottratte all’organico. Stesso discorso vale per le divise: “Non ne mandano più” - continua i sindacalisti del Sap -. Ma le richieste di sostituzione di capi rotti o logori e nuove autovetture, finora, sono rimaste lettera morta».

Sullo sfondo, poi, la questione del contratto. C’è una lettera che Gianni Tonelli, segretario generale del Sap, ha inviato al ministro Madia a un anno esatto dalla sentenza della Corte costituzionale circa l’illegittimità del blocco dei contratti (era il 29 luglio del 2015 quando venne pubblicata in Gazzetta Ufficiale). «Allo stato dell’arte, nessun contratto di lavoro è stato rinnovato, nessuna trattativa è stata ancora instaurata e il Governo continua a perpetrare la sua condotta di illegittimità nei confronti degli uomini e donne delle Forze dell’ordine, con un atteggiamento - continua il Sap – sfacciatamente al di sopra delle regole e del buon senso, che calpesta la dignità di migliaia di professionisti della sicurezza. Legittimo rinnovo del contratto di lavoro e sblocco del turnover, in aggiunta alle dotazioni logistiche e di equipaggiamento degli agenti (automobili, divise), nonché la formazione degli operatori di polizia: è questo che chiede con forza e determinazione il Sap».

(fra.fa.)

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