Ordine dei medici: «Caso assenteisti, non faremo sconti»

GORIZIA «Un furto del proprio posto di lavoro». Roberta Chersevani, presidente nazionale e della provincia di Gorizia dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri non nasconde l’indignazione al cospetto del quadro accusatorio che si sta delineando nei confronti degli odontoiatri goriziani Giulio Tamburlini e Claudia Sfiligoi, sospesi per un anno dalla professione medica nell’ambito dell’Azienda sanitaria Bassa friulana-Isontina.
Provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Gorizia e motivato nelle 37 pagine dell’ordinanza. «Ordinanza - puntualizza - di cui l’Ordine che presiedo non è ancora in possesso. Abbiamo fatto richiesta alla Procura di averne copia.
Una volta analizzato il provvedimento valuteremo le azioni da intraprendere».
«Furto del proprio posto di lavoro» che si delinea nell’accusa ai due medici di essersi ripetutamente assentati dal proprio posto di lavoro. Per loro, stimati professionisti e pionieri della cosiddetta odontoiatria sociale - che consente adeguate cure dentali anche ai meno abbienti - non ci sarà nessuno sconto, a quanto si intuisce, da parte dell’Ordine dei medici. I tempi necessari a un provvedimento disciplinare appaiono tuttavia piuttosto lunghi.
Spiega la presidente Chersevani: «Il primo passo è la convocazione della commissionne disciplinare provinciale. Quella per i medici, cui è iscritto Tamburlini, medico chirurgo che ha anche la laurea in odontoiatria. E quella degli odontoiatri, albo a cui appartiene la dottoressa Sfiligoi. I due medici sottoposto a provvedimento saranno sentiti e se emergereanno elementi a loro carico del caso si occuperà la commissione disciplinare centrale.
In caso di adozione di provvedimenti i due medici potranno rivolgersi, per una sorta di giudizio d’appello, alla Cceps (commissione centrale esercenti professioni sanitarie). Oltre non resta che il ricorso alla Corte Costituzionale. Inevitabilmente si profilano tempi lunghi. Ma, ripeto, allo stato l’Ordine dei medici non è in possesso di alcun documento della magistratura».
Un duro colpo per il sano corpo dei medici isontini.
Conferma Chersevani: «Almeno dal 2009, da quando sono presidente provinciale, non si sono mai verificati casi di assenteismo. Ho piena fiducia nella categoria e avverto tra i colleghi l’amara sorpresa ricevuta da questo caso che nessuno si aspettava. Se non fossi cerca che dei nostri medici bisogna avere totale fiducia mi dimetterei seduta stante».
Chersevani parla dalla sede romana dell’Ordine, assediata dai media nazionali scatenati sul caso di Loreto Mare, dove la bellezza di 94 sanitari risultano indagati per assenteismo. In quel caso sono scattati gli arresti domiciliari; per i due medici goriziani solo la sospensione per un anno in attesa dello sviluppo dell’indagine penale.
Indagine partita da una segnalazione interna all’ospedale fatta pervenire alla direzione sanitaria.
È un punto chiave sul quale riflettere per capire lo sfondo di questa clamorosa indagine. Domani Tamburlini e Sfiligoi saranno sentiti dai sostituti che seguono le indagini.
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