Orari dei negozi, deroga per Trieste entro Natale

Angela Brandi, assessore designata al commercio, accelera e lavora già a due ipotesi. Una include Gorizia e Tarvisio. "Si va avanti sulla strada tracciata dal presidente Renzo Tondo"
Angela Brandi (Pdl)
Angela Brandi (Pdl)
TRIESTE
Entro fine anno Trieste potrebbe avere le deroghe per le aperture domenicali. Il dado è tratto dopo le parole del presidente Renzo Tondo che ha individuato la necessità di cambiare la legge nella direzione di consentire al capoluogo regionale di tenere i negozi aperti senza limitazioni per evitare la concorrenza slovena, di Capodistria in particolare. Angela Brandi, l’assessore designata al commercio (delega ancora in mano a Luca Ciriani finchè non ci sarà il passaggio di consegne in autunno) ci sta già lavorando su. Afferma di «non parlarne volentieri», se non altro per rispetto di chi detiene ancora la competenza in materia, ma la strada è tracciata e i tempi potrebbero non essere troppo lunghi.


«Se il presidente ha detto quelle parole significa che così sarà» non lascia spazio a dubbi Brandi. E la Lega, quindi, dovrà mettersi il cuore in pace. «Checchè ne dicano – sostiene l’assessore – non tutto vale in modo uguale in tutta la regione, Trieste ha le sue specificità e compito di un’amministrazione è anche quella di valutare le singole necessità». Brandi attende ancora di avere ufficialmente la delega. Ma non perde tempo e, seppur in maniera ufficiosa, già lavora: «Ho un mandato in questo senso e non è un caso che il commercio sia stato assegnato a una triestina» afferma l’assessore. Assessore che non si sottrae al confronto all’interno della maggioranza («non è soltanto una questione interna al Pdl») ma non arretra davanti alle opposizioni leghista: «Su questa strada si va avanti». Le ipotesi sono due: o garantire lo status di città turistica a Trieste oppure allargare gli orizzonti e garantire delle deroghe a tutte le aree di confine, includendo quindi anche Gorizia e Tarvisio anche se, viste anche le parole dello stesso Tondo, la soluzione preferita sarebbe la prima. «Risulta dai dati che Trieste è una città turistica a tutti gli effetti – sottolinea Brandi – e non solo d’estate come Grado e Lignano».


Il percorso che porterà alla modifica della legge è già delineato. A settembre ci saranno i primi incontri informali per l’assessore Brandi che da ottobre, da quando avrà la delega, potrà muoversi ufficialmente con rappresentanti di categoria e sindacati «anche per affrontare eventuali altri problemi e ritocchi alla legge».


Tra questi, anticipa, ci potrebbe essere uno spostamento dell’inizio dei saldi estivi dopo qualche segnalazione da parte dei commercianti, secondo cui la prima domenica di luglio è troppo presto. «Non ci dovrebbero comunque essere stravolgimenti – assicura Brandi – visto che la legge c’è e funziona, a parte appunto Trieste». Quando i triestini potranno godersi i negozi aperti tutte le domeniche? «Iniziando a muoverci dopo l’estate – afferma l’assessore – credo che entro la fine dell’anno si potrebbe arrivare all’approvazione definitiva delle modifiche alla legge».


RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo