Opicina promuove il piano “Zona 30”

TRIESTE Promosso, con qualche riserva da parte dei residenti, che vogliono dire la loro con proposte concrete, determinate dall’esperienza del vivere quotidiano. Il piano “Zona 30”, cioè quel progetto, fortemente voluto dall’assessore Elena Marchigiani, che prevede nella sostanza che non si possa superare il limite dei 30 chilometri all’ora in un ampio perimetro il cui baricentro è fissato al centro di Opicina, ha passato l’altra sera il primo vaglio pubblico. Nel corso di un incontro svoltosi nel cuore del borgo carsico e che ha visto decine di persone dialogare con il sindaco, Roberto Cosolini, la stessa Marchigiani e alcuni tecnici del Comune, il piano è stato illustrato e commentato.
Ma l’obiettivo era quello di sentire la gente, «perché per noi la condivisione delle scelte è fondamentale» ha ribadito Cosolini. Una delle richieste più marcate e frequenti è stata quella relativa al limite di velocità da osservare lungo il perimetro, che i residenti di Opicina vorrebbero uguale a quello stabilito per l’area interna al perimetro stesso. «Nulla vieta – hanno detto Cosolini e Marchigiani – che si decida di estendere anche al perimetro il limite dei 30 all’ora». Numerose le richieste di una più frequente pulizia delle caditoie e dei tombini. Marchigiani ha poi illustrato il cronoprogramma: «Da una decina di giorni – ha spiegato – abbiamo saputo del finanziamento da parte della Regione, che interverrà con 200mila euro, mentre altrettanti li metterà il Comune, perciò ora si parte e impiegheremo circa un semestre per arrivare al progetto esecutivo, poi si allestirà la gara. Complessivamente – ha precisato – crediamo che tutto sarà pronto entro una ventina di mesi». L’assessore ha anche promesso che «si potenzierà l'illuminazione in alcune zone e si miglioreranno i drenaggi lungo i marciapiedi».
Ieri mattina il piano “Zona 30” è passato all’esame della sesta Commissione consiliare, presieduta da Mario Ravalico. «Si tratta di un intervento positivo – ha sottolineato Ravalico, riassumendo il parere di molti consiglieri – che comporta la diminuzione della velocità e perciò si aumenta la sicurezza del traffico e si abbattono i valori di inquinamento acustico e atmosferico». Unico parere negativo quello di Franco Bandelli: «Il piano non è il toccasana per Opicina - ha osservato - perché bisognerà vedere chi farà rispettare i limiti e chi spiegherà a chi possiede vetture potenti che dovrà marciare in prima. Questa – ha proseguito – è una giunta che non è capace di far rispettare il divieto di accesso nelle vie del Toro e Nordio». «Bandelli evidentemente non ha capito il progetto che, peraltro, è condiviso dalla cittadinanza – ha replicato Marchigiani – perché basta leggerlo per intuire che ridurre la velocità sarà una necessità in quanto i restringimenti obbligheranno gli automobilisti a rallentare, anche senza la presenza dei vigili».
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