Operazione-sorriso nelle farmacie comunali

La denuncia del presidente dell’Azienda farmaceutica Silli: «Certi dipendenti sono poco gentili e disponibili». Corsi per migliorare l’empatia con il cliente. Polemiche in Consiglio comunale
Di Francesco Fain
20060721 - ROMA -FARMACI: IN ITALIA QUELLI CON RICETTA COSTANO MENO- Nell'immagine di archivio una dottoressa mentre preleva farmaci da uno scaffale della farmacia. I prezzi al pubblico dei nuovi farmaci su ricetta in Italia sono inferiori rispetto ai principali paesi occidentali. Da uno studio condotto da Cergas (Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale) dell'Università Bocconi di Milano è infatti emerso che i prezzi dei farmaci su prescrizione sono superiori del 5-10% in Francia, Canada e Inghilterra, del 37% alla Germania e del 100% agli USA. ANSA / FARNETI /ARCHIVIO /COC
20060721 - ROMA -FARMACI: IN ITALIA QUELLI CON RICETTA COSTANO MENO- Nell'immagine di archivio una dottoressa mentre preleva farmaci da uno scaffale della farmacia. I prezzi al pubblico dei nuovi farmaci su ricetta in Italia sono inferiori rispetto ai principali paesi occidentali. Da uno studio condotto da Cergas (Centro di ricerche sulla gestione dell'assistenza sanitaria e sociale) dell'Università Bocconi di Milano è infatti emerso che i prezzi dei farmaci su prescrizione sono superiori del 5-10% in Francia, Canada e Inghilterra, del 37% alla Germania e del 100% agli USA. ANSA / FARNETI /ARCHIVIO /COC

Il problema, lo diciamo subito, non riguarda tutti i dipendenti ma una piccola schiera, specificano il presidente dell’Azienda farmaceutica Roberto Silli e l’assessore comunale al Bilancio e alle Società partecipate Guido Germano Pettarin. Quel loro comportamento «poco gentile e poco disponibile» nei confronti della clientela ha fatto arrabbiare più di qualche cittadino che ha prontamente segnalato la questione ai vertici della stessa Azienda.

Ci riferiamo a una piccola parte del personale che lavora giornalmente nelle due farmacie comunali di Sant’Anna e di Sant’Andrea: probabilmente a causa dello stress, troppe volte si lascerebbe andare a un atteggiamento «distante e poco collaborativo» nei confronti della clientela. A parlarne apertamente nel corso dell’ultimo Consiglio comunale lo stesso Silli. Il presidente, prima di tutto, ha illustrato la situazione economico-finanziaria dell’Azienda farmaceutica: situazione positiva visto che c’è un avanzo netto (cioè depurato dalla tasse) di 143mila euro. «Un buon risultato - il commento dell’assessore comunale Guido Germano Pettarin -, in miglioramento rispetto al passato. Ma si potrebbe fare ancora meglio». Sin qui, l’aspetto tecnico e di illustrazione del bilancio di previsione, poi Silli ha parlato del personale. «E devo essere stato frainteso. Ho puntato il dito sul rapporto fiduciario che deve esserci fra personale e clientela. Perché ho tirato in ballo la questione? Perché la popolazione si lamenta delle nostre farmacie. Ho ricevuto segnalazioni che sottolineano la differenza di comportamento dei dipendenti delle farmacie comunali rispetto a quelle private. Questa è una piaga che dobbiamo eliminare, ho affermato in aula, utilizzando un termine (“piaga”) forse troppo colorito. Ma mi riferivo al comportamento non certo al personale: ecco da dove nasce il fraintendimento».

Apriti cielo. In Consiglio comunale è scoppiato il putiferio con interventi in serie (ne parliamo anche nell’articolo a fianco) contro le parole del presidente Silli. Ma a confermare che il problema esiste intervengono gli assessori Pettarin e Silvana Romano. «Ci sono stati episodi - parola di Pettarin - di scarsa disponibilità da parte di certi dipendenti nei confronti dei clienti. Per questo, l’Azienda farmaceutica ha fatto partire dei corsi di formazione e di sensibilizzazione con la collaborazione dell’Isig per migliorare il rapporto fiduciario». «Il problema esiste e, purtroppo, ho avuto anche un’esperienza personale negativa - fa eco Silvana Romano -. Alcuni dipendenti sono gentili e aiutano il cittadino, altri no. Ben vengano i corsi, bisogna fidelizzare la clientela». Un problema simile riguardò, nei mesi scorsi, anche una sparuta minoranza del personale ospedaliero. A non piacere erano certi comportamenti che, secondo il Tribunale del malato, rasentavano la maleducazione. Ma partì l’operazione-sorriso. «Il percorso formativo è utile a tutto il personale: sì, il personale che pur sta portando avanti con “cuore” e passione il proprio lavoro troverà nuovi modi di relazionarsi positivamente con l’ammalato. Sarà utile a coloro che, per vari motivi spesso dovuti alla fretta di dover operare in situazioni critiche, dimenticano quanto importante sia una parola di incoraggiamento o un semplice sorriso. Tale corso potrà essere, per tutti, un momento per una profonda riflessione», fu la sottolineatura del Tdm di Gorizia. Corsi e ricorsi...

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo