Operazione sorriso negli ospedali di Gorizia e Monfalcone

Il Tribunale del malato denuncia: «Ci sono medici e infermieri, per fortuna una minoranza, arroganti e maleducati. L’Ass isontina è corsa ai ripari grazie a un’iniziativa che migliorerà il rapporto fra operatore e paziente»
Di Francesco Fain

Sono una piccola schiera, «una sparuta minoranza», specifica il Tribunale del malato. Ma quel loro comportamento scorbutico e assai poco gentile ha fatto arrabbiare più di qualche cittadino che ha prontamente segnalato il problema agli sportelli di Cittadinanzattiva. Ci riferiamo a una piccola parte del personale medico ed infermieristico al lavoro negli ospedali di Gorizia e di Monfalcone: probabilmente a causa dello stress, troppe volte si lascia andare a un atteggiamento definito, dal Tdm, «arrogante e maleducato». Ma oggi è partita l’operazione-sorriso.

«Durante la consulta della salute del 12 giugno scorso, alla presenza dell’assessore regionale alla Sanità Maria Sandra Telesca è stata fatta presenta tale situazione - spiega il responsabile del Tdm Sergio Trani -. In risposta, l’assessore ha rimarcato quanto sia importante un giusto rapporto umano e professionale verso l’ammalato: già questo è una medicina. Primo passo di un percorso finalizzato a trovare le giuste soluzioni ai problemi evidenziati è il corso che l’Ass isontina sta portando avanti nei confronti del suo personale: di questo, il Tribunale del malato era stato informato e ne aveva condiviso l’utilità considerando anche che proprio Cittadinanzattiva insieme ad Agenas è promotrice dell’Audit civico sull’umanizzazione degli ospedali».

«Certamente - ammette il Tdm rifacendosi ad un nostro recente articolo - dopo che la scure della spending review ha tolto anche la bottiglia d’acqua al paziente, al cittadino-contribuente in un momento così critico 28mila euro possono sembrare troppi per insegnare ciò che dovrebbe essere già proprio di chi intraprende una professione in ambito medico/sanitario. Costi a parte, riteniamo che tale percorso formativo sia utile a tutto il personale: sì, al personale che pur portando avanti con “cuore” e passione il proprio lavoro, troverà nuovi modi di relazionarsi positivamente con l’ammalato. Sarà utile a coloro che, per vari motivi spesso dovuti alla fretta di dover operare in situazioni critiche, dimenticano quanto importante sia una parola di incoraggiamento o un semplice sorriso. Tale corso potrà essere, per tutti, un momento per una profonda riflessione».

La lettera, questo va detto, è sottoscritta oltreché da Trani anche dalla segreteria regionale di Cittadinanzattiva Friuli Venezia Giulia onlus. E proprio nella missiva c’è un altro passaggio altrettanto importante. «Per quelli che si ostineranno nel loro comportamento arrogante e maleducato, non ci sarà più un alibi. Sarà allora compito dell’Azienda sanitaria isontina prendere posizione ed agire contrattualmente. Soltanto il tempo, attraverso le segnalazioni dei cittadini, potrà evidenziare se tutto ciò è servito: sarà compito delle associazioni dei cittadini attraverso il Tribunale del malato segnalare a chi di dovere eventuali inadempienze». C’è anche un auspicio finale. Molto importante e chiaro nei contenuti. «La segreteria regionale di Cittadinanzattiva si augura che, compatibilmente con gli impegni finanziari già programmati dalle altre Aziende sanitarie regionali, l’iniziativa posta in essere dall’Azienda sanitaria isontina, possa estendersi a tutta la regione, rendendo questo aspetto della formazione del personale un punto d’eccellenza della sanità regionale».

@FrancescoFain

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