Operazione Punti franchi Il Comune vara il trasloco
Addio ai punti franchi in Porto vecchio. La giunta comunale ha deciso di chiudere l’anno in bellezza rompendo il tabù del Porto franco internazionale: «La giunta municipale di Trieste ha espresso il formale assenso del Comune alle ipotesi di trasferimento dal Porto vecchio in altre aree del regime giuridico internazionale di Punto franco di Trieste. Ciò quale atto pregiudiziale indispensabile alla successiva intesa tra Comune e Regione per detto trasferimento, dando quindi mandato al sindaco di sottoscrivere l’intesa stessa».
In palio ci sono 500mila metri quadrati che arrivano in dote alla città. L’annuncio epocale è stato dato ieri mattina dal sindaco Roberto Cosolini nel corso della tradizionale conferenza stampa di fine anno nella sala Bazlen di palazzo Gopcevich con l’intera giunta schierata in prima fila. Nei giorni scorsi il commissario di governo aveva inoltrato alla presidente della Regione e al sindaco il prospetto contenente l'individuazione delle aree che l’Autorità portuale ha prospettato per lo spostamento del regime giuridico internazionale di Punto franco. E la giunta comunale ha espresso appunto ieri il proprio assenso.
Nei prossimi giorni anche la Regione dovrebbe manifestare a sua volta il proprio assenso, dando luogo così all’Atto di intesa che, una volta sottoscritto, consentirà l’emissione, da parte del Commissariato di governo, dei relativi provvedimenti di trasferimento delle aree. Per quanto riguarda il territorio del Comune di Trieste sono quelle di Prosecco e del Canale navigabile. Poi ci sono le aree di Muggia (Terminal Teseco e zona Noghere) e Monrupino (Interporto di Fernetti).
«Questo provvedimento - spiega Cosolini - consentirà da un lato di usare lo strumento del Punto franco per valorizzare la funzione portuale e logistica di aree importanti del nostro territorio provinciale, togliendolo da un sito dove non serve più e consentendo così di completare la sdemanializzazione. Rimane la possibilità, con successivi provvedimenti, di istituire ulteriori zone di Punto Franco laddove queste si rivelassero utili. Ringrazio il commissario di governo Francesca Adelaide Garufi per l’impegno e la tempestività messe in campo, che ci consentiranno di fare, all’inizio del 2016, un altro importante passo in avanti».
Nel discorso di fine anno il sindaco è ha citato cinque fatti accaduti negli ultimi 10 giorni. Uno: l’attenzione nazionale ed internazionale per il Porto vecchio che è emersa dalla procedura di selezione dell’advisor. Due: l’approvazione del Piano regolatore comunale a 18 anni dal precedente. Tre: la conferma del primo grande investimento dei cosiddetti centri monomoarca nell’area ex Dino Conti che vedrà l'assunzione di 60 persone e un investimento di18 milioni di euro. Quattro: il riscontro sull’intervento per migliorare l’impatto ambientale della Ferriera di Servola e le 300 assunzioni in arrivo per il laminatoio. Cinque: il nuovo main sponsor della Pallacanestro Trieste (presentato ieri, ndr). «È la dimostrazione - commenta Cosolini - che la città sta tornando interessante ed attrattiva. Trieste appare capace di incoraggiare nuovi investimenti». A questo si aggiunge il successo turistico di questi giorni con alberghi vicini al sold out. «La perseveranza paga», afferma il sindaco. L’elenco dei risultati ottenuti nel 2015 è lungo: forte impulso ai lavori pubblici, crescita dell’investimento nel sociale, aumento dei posti negli asili nido, eventi culturali di grande successo, la costituzione del Gect e 230 stabilizzazioni nel settore educativo. «Ricevo sollecitazioni quotidiane dai cittadini per i marciapiedi. Servono interventi dappertutto», fa sapere il sindaco. «Dall'opposizione, invece, continuano ad arrivare critiche molto pretestuose e talora ingiuriose, ma non si sentono proposte - attacca il sindaco -. È lecito pensare, quindi, che allo stato attuale, a cinque mesi dal voto, non ce ne siano. Del resto il centrodestra sul Piano regolatore ha espresso quattro voti diversi». Un giudizio politico.
«Siamo riusciti a governare in maniera compatta - aggiungono la segretaria regionale del Pd Antonella Grim e il segretario del Pd di Trieste Nerio Nesladek, presenti alla conferenza stampa - grazie a un programma chiaro e lungimirante, che ha invece messo in evidenza la totale disgregazione di un centrodestra spaesato e inconcludente, che su tutto, a partire dal Piano regolatore, è andato in ordine sparso mostrando di non avere alcun progetto per il futuro della città».
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