Operazione Palazzo Dreher Paoletti ribatte alle accuse

«La Camera di commercio, da ente pubblico, ha agito e agisce nel rispetto della legge e in completa trasparenza. Prima di giungere a conclusioni affrettate e a illazioni non corrispondenti alla...

«La Camera di commercio, da ente pubblico, ha agito e agisce nel rispetto della legge e in completa trasparenza. Prima di giungere a conclusioni affrettate e a illazioni non corrispondenti alla realtà dei fatti, dunque, consiglio di documentarsi e informarsi adeguatamente, evitando di esprimere pareri, considerazioni - anche personali - e accuse non reali». Non va per il sottile il presidente camerale, Antonio Paoletti, per ribattere alle critiche mosse dal fronte degli albergatori sulla gestione di quello che è già stata ribattezzata l’operazione della discordia, quello cioè legato al futuro di palazzo Dreher in via San Nicolò.

«In merito a quello stabile di proprietà della Camera di commercio - prosegue Paoletti - è stato pubblicato nel dicembre 2014 sui quotidiani Il Piccolo, Sole 24 Ore e sul sito camerale un avviso esplorativo per l’acquisizione di manifestazioni di interesse in relazione alla dismissione dell’intero stabile, al quale non è seguita nessun tipo di offerta. Dopo oltre un anno dalla pubblicazione dell’avviso, è pervenuta alla Camera di commercio la proposta da parte di un gruppo operante nel settore alberghiero per la riconversione in chiave turistico-ricettiva. Preso atto della proposta, e su indicazione della giunta camerale, sono state in questa fase preliminare avviate le opportune e necessarie verifiche sulla sostenibilità economica, tecnica e normativa dell’offerta».

«Il presidente camerale contestualmente - continua Paoletti - ha più volte incontrato e informato gli albergatori del territorio dell’interesse manifestato dal gruppo alberghiero, ma soprattutto stimolato e invitato gli operatori a organizzarsi per produrre alternative locali in vista di un possibile bando di gara a evidenza pubblica». Un invito che, però, non è stato raccolto, producendo di fatto una situazione di stand by. «La Camera di commercio precisa quindi che non è stata avviata alcuna procedura ulteriore, né tantomeno bandi o gare - che comunque sarebbero a carattere pubblico - in merito alla riconversione in chiave turistico-ricettiva di via San Nicolò 7». Prima di lanciare accuse quindi, è l’affondo finale, gli albergatori “ribelli” farebbero meglio ad informarsi.

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