“Operazione Maximilian” a Miramare

Il gruppo anonimo di Oliver Hardy dà una ripulita al parco statale: «Non svuotano neppure i cestini»
Il gruppo Oliver Hardy
Il gruppo Oliver Hardy

Dopo il roseto alabarda della scala dei giganti e la storica fermata del tram 6 di Barcola, gli anonymous del gruppo “Oliver Hardy” (Coscienza pulita) sono arrivati al Parco e Castello di Miramare. Dai beni cumani alla proprietà dello Stato (Soprintendenza ai beni culturali. L’hanno chiamata “Operazione Maximilian” nel “Castello degli errori” (oltre che orrori). Il via è stato dato il 3 aprile, il venerdì della passione pasquale. «È da parecchio che Oliver sta monitorando la drammatica situazione del nostro splendido Parco del Castello di Miramar. Dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte dei cittadini con richiesta di un nostro intervento, abbiamo dato il via all’ “Operazione Maximilian”» è la rivendicazione di Oliver. «In queste ultime settimane la cosa che è più saltata all’occhio ai frequentatori del Parco è stata la spudorata mancanza delle più elementari e semplici operazioni di pulizia a partire dallo svuotamento dei cestini e raccolta dei rifiuti» denunciano gli anonymous triestini. Gran parte del degrado, infatti, è causato dall’inciviltà dei visitatori. «In meno di due ore con la santa “fiaca”, a piedi e godendoci le bellezze del Parco, in questa splendida giornata di sole, abbiamo portato a casa il risultato. E visto che avanzava pure del tempo abbiamo pensato anche di dare una bella ripulita ai due cancelli dell’entrata di Grignano che versavano anch’essi in uno stato indecoroso» raccontano prima di mettere in posa con i 6 sacchi neri pieni di rifiuti di ogni tipo. L’occasiona è anche però quella di una denuncia pubblica. «L’incontro casuale, proprio con un addetto a questo lavoro, suo malgrado, ci illumina su il perché di questa sciagurata gestione della manutenzione ordinaria del Parco. L’appalto affidato alla ditta Lande di Napoli è in scadenza all’8 aprile, subentrerà una ditta di Udine non ben specificata. L’ingenuo operatore ci svela di essere stato mandato a fare il giro di svuotamento e ci confida che era previsto un incaricato fisso a svolgere questa mansione giornaliera. Che fine abbia fatto questo incaricato non è dato a sapersi visto che i cestini non venivano svuotati sicuramente da almeno 4 giorni e non solo visto che in più di qualche cestino erano depositati ombrelli rotti dall’ultima Bora». La morale finale? «È evidente che la gestione della manutenzione ordinaria non può assolutamente funzionare se ogni anno viene riappaltata alla prima ditta al ribasso» spiega Oliver. L’”Operazione Maximilian” è solo all’inizio. (fa.do.)

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