Operatori e stagionali in 350 in piazza a Grado: «Riaprire il turismo»

GRADO Ampio successo con un’adesione di circa 350 persone. È il bilancio della manifestazione andata in scena ieri pomeriggio a Grado organizzata dagli operatori turistici preoccupati per il futuro delle loro aziende, per tutti i lavoratori stagionali e naturalmente per tutte le famiglie che gravitano nel settore. In 350 hanno portato in piazza la loro testimonianza (e tanti “ferri del mestiere”) e un altro migliaio è stato vicino attraverso i social degli organizzatori.
L’iniziativa, sorta da un gruppo spontaneo capeggiato da Andrea Felluga, ha visto sin dal mattino operatori e lavoratori, stagionali in particolare, portare indumenti e strumenti di lavoro ma anche altri oggetti e materiale in piazza Biagio Marin, dinnanzi al palazzo municipale. Lo scopo è di sollecitare i vari enti interessati, Governo, Regione e Comune di Grado affinché prendano immediate soluzioni per far partire il mondo turistico locale, cioè tutta l’isola che è strettamente legata a questo fenomeno.
Un’isola con un migliaio di dipendenti stagionali che è a casa e in seria difficoltà e con i titolari delle diverse attività parimenti in profonda crisi. Ieri piazza Biagio Marin è risultata davvero diversa dal solito, “lastricata” non di porfido ma di indumenti colorati e di altro materiale tra cui è spiccato un cuscino di fiori di quelli si portano ai funerali con il nastro con la scritta “non vogliamo finire così”.
Ma c’erano anche divise di bagnino di spiaggia e di salvataggio, di cuoco, un salvagente dei motoscafi che portano a Barbana, una parrucca con pettini e spazzole, un contenitore per pizze e anche, per fare degli esempi, le insegne di due alberghi: il Friuli e lo Splendor. E tante magliette. Piazza piena, dunque, ma non di gente in quanto non era previsto l’ammassamento.
Ed effettivamente la maggior parte si è comportata correttamente portando il materiale e le chiavi (quelle simboliche delle attività locali che sono state consegnate al sindaco). Ed è arrivata anche una testimonianza (un videomessaggio sul profilo Facebook degli organizzatori #iovoglioesserci) molto significativa, quella del presidente della giunta regionale, Massimiliano Fedriga. «Sono vicino al mondo produttivo di Grado che soffre moltissimo considerato l’indotto turistico. È necessario tornare alla quasi normalità». Fedriga ha aggiunto che l’impegno della Regione è di far riaprire tutto quanto prima: «Abbiamo detto al Governo – ha precisato – che si deve aprire dall’11 maggio; aspettare fino al primo giugno è impensabile».
Fedriga ha precisato ancora che «chi osserva le linee guida deve poter aprire». E rivolgendosi agli organizzatori della manifestazione li ha ringraziati per quanto hanno fatto e faranno ancora. Dopo aver ricevuto il cesto con le simboliche chiavi portate dai titolari delle varie attività economiche gradesi, il sindaco Dario Raugna ha affermato di essere consapevole di quel che sta accadendo ripetendo che «da parte nostra con il prossimo bilancio daremo risposte importanti alle categorie» aggiungendo che il bilancio comunale non sarà esaustivo da solo e che pertanto auspica che arrivino aiuti anche dalla Regione e dallo Stato. Raugna ha informato inoltre di aver partecipato nel pomeriggio a una video conferenza nel contesto del G20 spiagge con il sottosegretario al turismo dove ha evidenziato che a oggi non c’è ancora alcuna data certa per la riapertura delle spiagge e non ci sono nemmeno le disposizioni in merito agli allestimenti sollecitando l’intervento per “salvare il salvabile” di una stagione veramente difficile. Il sindaco si è complimentato inoltre con gli organizzatori per la grande manifestazione civile. Il responsabile dell’organizzazione, Andrea Felluga, si limita a commentare, e con soddisfazione, che tutto è andato alla perfezione: «Una bella manifestazione, pacifica con tanta partecipazione che speriamo ottenga qualcosa e prima possibile». —
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