Operai assenteisti a oltranza nei guai per truffa al Comune

Già indagati per precedenti episodi i due addetti alla squadra manutenzione hanno continuato con le pause ingiustificate. Anche un terzo denunciato
Di Corrado Barbacini

DUINO AURISINA. Assenteisti a oltranza. Pur sapendo di essere indagati dal pm Federico Frezza hanno continuato a “marinare” il lavoro al Comune di Duino. Si tratta di Franco Sossi, 52 anni e Jordan Legisa, 53 anni, entrambi operai della squadra di manutenzione. Secondo le indagini della Guardia di finanza i due hanno effettuato una serie di fughe dal posto di lavoro nei giorni 12, 27 giugno e 2 luglio. Non certo assenze prolungate, in tutto un paio d’ore a testa ingiustificate. Ma - quello che è appunto singolare - è che Sossi e Leghisa erano finiti già nello scorso mese di maggio nella bufera giudiziaria che aveva portato all’arresto del collega Giuseppe Fois. Poi finita la bufera - secondo il pm - hanno continuato lo stesso andazzo. Non solo. Nelle fughe hanno coinvolto anche un altro collega: Adriano Madalen, 61 anni. Che pure è stato immortalato dai finanzieri. Per i tre l’accusa è quella di truffa al Comune di Duino.

In particolare il giorno 12 giugno Sossi si è assentato per 70 minuti (dalle 9.50 alle 11) dal posto di lavoro assieme a Legisa. Quel giorno, come hanno scritto nel loro rapporto i finanzieri, era andato alla casa d riposo comunale - «ove nulla aveva da fare se non chiacchierare per più di un’ora con il collega Adriano Madalen», si legge nella citazione. Quest’ultimo, riportano i finanzieri nella relazione inviata al pm, era impegnato a tagliare l’erba e ricevendo la visita aveva smesso di lavorare. La seconda fuga di Franco Sossi porta la data del 27 giugno. Quel giorno è andato a casa sua dove, come hanno riportato gli investigatori, si è trattenuto per 19 minuti. Il 2 luglio Sossi - così risulta dagli accertamenti - è tornato alla casa di riposo per scambiare quattro chiacchiere con Adriano Madalen il quale, come la volta prima, stava tagliando l’erba e per dovere di cortesia, ha smesso per intrattenersi per 29 minuti conil collega.

Stesse accuse e stessa ricostruzione dei fatti per Legisa e anche per Madalen. Il primo stando alle indagini se n’era andato con il collega a trovare il terzo. Il secondo avendo ricevuto le visite si era intrattenuto a scambiare quattro chiacchiere con gli altri due.

I nomi di Leghisa e Sossi erano emersi, come detto, nello scorso mese di maggio durante le indagini che appunto avevano portato all’arresto di Giuseppe Fois. Avevano ricevuto un’informazione di garanzia dopo che il loro nome era stato iscritto nel registro degli indagati sempre per truffa. La data è quella dei primi di maggio. La scena è quella di un uomo e una donna che giocano a pallavolo. Ma non siamo sulla spiaggia di Lignano e nemmeno su quella di Grado. Il luogo della partitella di beach volley è davanti alla discarica comunale di Aurisina. Uno dei due giocatori che, dal filmato della Guardia di finanza, si vede che ce l’ha messa tutta e si è impegnato e, diciamolo, anche divertito, è Giuseppe Fois, 53 anni. L’altra è una sua amica. Il suo lavoro, come operaio della squadra di manutenzione, dovrebbe essere quello di effettuare le piccole riparazioni negli edifici pubblici e in particolare delle scuole. Dopo quell’episodio le indagini sono andate avanti. E gli investigatori hanno scoperto altri presunti assenteisti. Appunto Leghisa e Sossi. Ma come se nulla fosse accaduto, stando alle indagini hanno continuato.

Fois attualmente lavora come autista dello scuola bus. Nell’immediatezza il segretario comunale di Duino lo aveva sospeso. Poi è stato spostato a un nuovo incarico. «Non ne sappiamo nulla degli altri tre», ha dichiarato ieri il sindaco Vladimir Kukanja. Ha annunciato: «Quanto prima li convocherò».

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