Opacchiasella e San Mauro vincono a Savogna

SAVOGNA. Hanno vinto San Mauro e Opacchiasella, ma ha vinto, soprattutto, la voglia di festeggiare e di divertirsi. Perché a Savogna d'Isonzo si sono tolti persino lo sfizio di fare una pernacchia alla pioggia, per l'ennesima riuscitissima edizione festa: dopo tanti timori, fino alla mattinata di ieri, per il possibile arrivo del maltempo a rovinare i piani dell'organizzazione e di migliaia di appassionati, è arrivato un po' a sorpresa persino il sole a premiare la grande sfilata carnevalesca di Savogna, ormai una delle più importanti in tutta la regione. Tantissime persone hanno affollato il cuore del paese, sistemandosi lungo la centrale via 1° maggio (dalla farmacia Rojec al Kulturni Dom) che dalle 14 è stata palcoscenico ideale per otto carri allegorici e nove gruppi arrivati da tutto l'Isontino, dalla provincia di Trieste e dalla Slovenia.
E ad ammirarli, sicuramente, oltre a coloro che si sono recati direttamente sul posto c'erano anche molti spettatori un po' più pigri, o semplicemente impossibilitati ad esserci, che quest'anno hanno potuto usufruire della diretta streaming della sfilata sul sito internet degli organizzatori del circolo Karnival, la vera grande novità della 18° edizione del Carnevale di Savogna. Se la festa è riuscita al meglio, e gli applausi sono andati a tutti, dal primo all'ultimo partecipante, quella di ieri è stata pur sempre una gara a colpi di maschere e coreografie, ed allora a vincere è stato il carro allegorico del circolo Sabotin di San Mauro (intitolato “Un mare de problemi xe e sarà...và, barca, và”) mentre tra i gruppi ha trionfato una proposta d'oltreconfine, l'Opajski brovljinci di Opacchiasella, Opatje Sel in sloveno. Hanno saputo colpire la curiosità e l'immaginazione della gente e della giuria, confermando una volta di più che, specie di questi tempi, una sana risata può essere medicina perfetta per i malumori della società. In mezzo alla strada le maschere dei gruppi e quelle sopra e a fianco dei carri seguivano il loro copione ben studiato, ai bordi, lungo i marciapiedi e nei campi, grandi e piccini ballavano e si agitavano seguendo solo le emozioni. Quelle che il carnevale non manca mai di regalare. Per chiudere in bellezza, poi, dopo le premiazioni tutto sotto il grande tendone riscaldato, per un brindisi, qualche frittella e tanta buona musica (suonavano gli Happy Day). (m.b.)
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