Omicidio Sacher, le due quindicenni fanno scena muta davanti al Gip
Si sono avvalse della facoltà di non rispondere le due quindicenni udinesi indagate per l’omicidio di Mirco Sacher, il pensionato delle ferrovie, 66 anni, trovato senza vita in un campo alla periferia di Udine il 7 aprile scorso. Davanti al Gip del Tribunale dei Minori di Trieste, Laura Raddino, per l’interrogatorio di garanzia a seguito della nuova misura cautelare in comunità con l’aggravio del capo d’accusa, da omicidio preterintenzionale a volontario aggravato, le due hanno preferito non rendere altre dichiarazioni e si sono riservate un eventuale interrogatorio all’esito della lettura degli atti, davanti al pm Chiara Degrassi.
A parlare ieri, a margine dell’interrogatorio di fronte al Gip, è stato invece l’avvocato Federica Tosel, legale di una delle due adolescenti accusate di aver ucciso l’ex ferroviere. «Da una prima lettura degli atti posso dire che emerge un approccio inquietante di Mirco Sacher in rapporto con il mondo giovanile».
«I risultati dell’autopsia confermano tutto il racconto fatto dalle ragazzine», ha aggiunto Tosel, che segue appunto il caso assieme al collega Luigi Francesco Rossi Le due ragazze, che oggi si sono avvalse della facoltà di non rispondere al Gip.
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