Oltre 700 mila euro per gli 8 dirigenti comunali di Gorizia

Lo stipendio più alto al segretario generale Di Gianantonio, che sorpassa Piccoli. Nel 2010 busta paga per 14, ora ridotti, con un risparmio di 400 mila euro
Il Palazzo del Municipio di Gorizia e alcuni condomini adiacenti
Il Palazzo del Municipio di Gorizia e alcuni condomini adiacenti

GORIZIA Nel 2010 costarono oltre un milione, per essere precisi al centesimo 1.139.355,53 euro. Perché, in quell’anno, a libro-paga del Comune di Gorizia ci furono ben 14 funzionari a causa anche di qualche avvicendamento in corsa.

Oggi, le cose sono notevolmente cambiate. Figure apicali “storiche” non ci sono più e i dirigenti dei vari settori sono rimasti in 8. Si tratta di Tonino Di Gianantonio (segretario generale), Stefano Piccoli, Maria Pia Zampa, Licinio Gardin, Maura Clementi, Alessandro De Luisa, Marco Muzzatti e della neodirigente Antonella Manto. Tanti nomi nuovi.



Nell’ultimo anno sono costati, complessivamente, 726.018 euro: da evidenziare che, in quel monitoraggio, figuravano anche nomi di funzionari che oggi sono in pensione o se ne sono andati. Significa che in meno di 10 anni, si è materializzato un risparmio del 63,7%.

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Ma andiamo a vedere l’ultimo elenco disponibile riferito al trattamento economico percepito dal personale dirigenziale. Parliamo di stipendi lordi. Cioè non tutti questi soldi finiscono nelle tasche delle figure apicali. Il più pagato è e resta il segretario generale Tonino Di Gianantonio. Prima dell’investitura goriziana, lo ricordiamo, era stato incaricato dal ministero dell’Interno (ex Agenzia autonoma per la gestione dell’Albo dei segretari comunali e provinciali-Ages) alla sede regionale del Friuli Venezia Giulia a Udine per il «monitoraggio dell’attività legislativa della Regione autonoma Fvg e raccordo con le eventuali iniziative legislative future in relazione alla figura del segretario comunale». Nel 2017, gli ultimi dati forniti dal Comune, ha percepito 103 mila 983,88 euro lordi che diventano 59.240,44 netti.

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E passiamo ai dirigenti. Sino a qualche tempo fa, il meglio retribuito era Stefano Piccoli, dirigente del settore avvocatura comunale. Nell’ultimo monitoraggio, si è verificato il sorpasso con Rosamaria Olivo (che oggi è in pensione e dirigeva il settore dei servizi di amministrazione generale) con 99.039,04 euro lordi (56.815,67 netti). Nell’elenco ci sono, poi, Gianni Cortiula (dirigeva il settore welfare) con 97.778,98 euro (56.386,20 netti), Clara Sgubin (dirigeva il settore ambiente e servizi manutentivi) che ha avuto, nel 2017, una retribuzione pari a 82.269,99 euro (48.313,47 netti), Marco Muzzatti (comandante della Polizia municipale) 90.285,75 euro lordi che diventano 52.398,40 netti, Maria Pia Zampa (Lavori pubblici) 88.947,56 lordi che diventano, depurati dalle tasse, 51.607,58 euro.

Il dirigente del settore affari legali Stefano Piccoli, che nel passato si era sempre posizionato ai vertici di questa “classifica” , ha una retribuzione di 74.220,76 euro, pari a 43.192,39 euro netti.

Ci sono almeno cinque voci che compongono lo stipendio di un dirigente comunale. Entriamo nello specifico. Il mensile di un funzionario è composto (come prevedono i contratti collettivi regionali) essenzialmente di due parti: la parte fissa, uguale per tutti i dirigenti, e la parte variabile composta, a sua volta, dalla retribuzione di posizione e da quella di risultato. Conseguentemente a tale frazionamento in fasce, viene costituito lo speciale “fondo per il finanziamento della retribuzione di posizione”. Anche la retribuzione di risultato viene disciplinata dai contratti collettivi regionali i quali prevedono che la quota destinata al finanziamento della stessa non sia inferiore al 15% del fondo complessivo. –


 

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