Oltre 1.200 cuori rosa in corsa per dire no alla violenza di genere
Le donne di Trieste hanno risposto «presente». Sono state oltre 1.200 le partecipanti alla 6.a edizione della “Trieste SoloWomenRun”, evento organizzato dalla 42K Srl in collaborazione con l’Apd Miramar che ha aperto la settimana tutta di corsa del Trieste Running Festival.
Una mattinata estiva ed un percorso di 5 chilometri altamente attrattivo snodatosi tra l’affascinante comprensorio del Porto vecchio e le Rive, sono stati ieri due tra gli elementi che hanno contribuito alla perfetta riuscita della manifestazione. E poi, ci sono state soprattutto loro, donne di ogni età: bambine, nonne, gruppi di amiche o colleghe, famiglie intere, associazioni di qualsiasi genere. Una dimostrazione di come il mondo femminile sia unito per lottare contro i pregiudizi e le vessazioni.
La partenza è stata data sulle note della storica “We Will Rock You”, che calzava a pennello con lo spirito che animava tutte le partecipanti. Nel lungo serpentone rosa si ammiravano stravaganti segni distintivi come pattini, occhiali da sole, palloncini, gonnelline, ali di farfalla. Ogni iscritta è stata libera di esprimere il proprio impegno per la nobile causa dell’evento armandosi di fantasia e spontaneità.
Tra le innumerevoli storie curiose presenti, si è guadagnata un posto in copertina quella di una famiglia che correva rappresentando quattro generazioni diverse: dalla signora Rinata, classe 1926, passando per Annalisa Muran nata nel 1964 e Margherita Polese di 28 anni, per concludere con l’ultima arrivata, la piccola Alice, nata cinque mesi fa. Ha completato la sua fatica dopo un’ora anche Graziella che ha spinto lungo tutto il tracciato la carrozzina della figlia che indossava un ingombrante gesso.
Al termine della propria corsa, è salita sul palco per far sentire la sua voce una rappresentanza della Polizia di Stato capitanata dal questore di Trieste Isabella Fusiello che ha espresso chiaramente il proprio appello all’unità: «Questa era un’occasione a cui non si poteva mancare. Da tutte noi deve alzarsi a gran voce quotidianamente il grido “Tutte insieme” perché solo una squadra compatta può contrastare la violenza di genere».
Oltre alla prova non competitiva si è svolta la gara “Challenge” che ha visto la cavalcata solitaria di Valentina Bonanni (Atletica Brugnera Friulintagli) che si è sbarazzata della compagnia delle avversarie fin dai primi metri andando a vincere dopo 20’ e 30”.
Il motivo per cui è nato nel 2013, proprio nel capoluogo giuliano, il circuito “SoloWomenRun” lo spiega l’ideatrice Isa Amadi: «Per ogni iscritto l’organizzazione stanzia 1 euro. Il ricavato ottenuto sommando l’intero numero di partecipanti va al progetto vincitore del Charity Goal che quest’anno è stato vinto dalla Lilt (Lega nazionale contro i tumori) che ha superato tra le sue fila i 100 iscritti. Ma sono da sottolineare anche gli altri progetti presentati: quello della Sissa che mira a diminuire il divario presente nel mondo della ricerca tra le opportunità di carriera di una donna e quelle di un uomo, e l’iniziativa targata Anglad (un’associazione che lavora sul territorio regionale contro le dipendenze e collabora attivamente con la comunità di San Patrignano)».
Infine una nota di merito va al gruppo più numeroso, quello del Karate Do, rappresentato da 63 effettivi.
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