Olivieri arrestato a Bergamo

Deve scontare una pena di un anno e 9 mesi per vari disordini
Di Laura Tonero
Lasorte - Trieste - Manifestazione e corteo antirazzista - Andrea Olivieri
Lasorte - Trieste - Manifestazione e corteo antirazzista - Andrea Olivieri

La Digos ha arrestato martedì scorso a Bergamo Andrea Olivieri, 43 anni. Il triestino, ex esponente del movimento no global, dovrà scontare 1 anno e 9 mesi. Da cinque giorni è rinchiuso nelle Casa circondariale di Bergamo. L’ordine di esecuzione è partito lunedì dopo la sentenza definitiva della Corte di Appello in merito a episodi per i quali Olivieri era stato denunciato nel 2004 e nel 2005.

Olivieri, classe 1969, ex studente del liceo Petrarca, fino a pochi anni fa è stato uno dei punti di riferimento dei Centri Sociali del Nord Est, in prima linea in movimenti come quello delle Tute bianche, No Global, fianco a fianco con Luca Casarini e poi dei Disobbedienti. Ha fatto parte dell’associazione Ya Basta, E’ stato uno dei più attivi all’interno della Casa delle Culture, la realtà di Ponziana nata nel 1994, dando vita per un periodo anche allo “Sportello degli Invisibili”. Prima di trasferirsi a Bergamo, ha gestito la libreria “In der Tat” di via Diaz.

Il primo episodio per il quale Olivieri sta ora scontando la pena carceraria, risale al 2004. Sotto le pensiline della Stazione Centreale, Olivieri, insieme ad altri disobbedienti, aveva preso a calci un poliziotto, spinto un altro agente in mezzo ai binari, colpito alle spalle un carabiniere e sottratto una ricetrasmittente ad un agente della Polfer facendola a pezzi sul marciapiedi. Gli scontri allora provocarono 5 agenti feriti, Chi ha dato vita a quei tafferugli era stato individuato grazie a delle riprese video. Le indagini, coordinate dal pm Maurizio De Marco e effettuate dalla Digos di Trieste, avevano individuato che il gruppo era guidato proprio da Andrea Olivieri.

La protesta era scaturita dalla volontà di una cinquantina di no global di raggiungere Roma in treno per manifestare contro la visita dell’allora presidente degli Stati Uniti, George W. Bush.

Nessuno di loro era disposto a pagare più di tre euro per il biglietto, mentre le Ferrovie, dopo una lunga trattativa avevano offerto per il viaggio di andata e ritorno da Trieste alla capitale il prezzo ridotto di 30 euro. Nel 2005, un normale viaggiatore per quel tratto di viaggio, avrebbe pagato 80 euro. Il gruppo capitanato da Olivieri, aveva preso d’assalto l’Intercity Night 772, oltrepassando il cordone di poliziotti. La partenza per motivi di sicurezza era stata rimandata di circa mezzora. A Mestre il gruppo triestino era stato rafforzato da alcuni no global veneti. Il treno era rimasto bloccato per tre ore ed era ripartito solo grazie all’intervento dell’allora assessore alla Cultura del Comune di Venezia che aveva garantito il pagamento dei 6 mila euro richiesti dai funzionari di Trenitalia.

L’altro episodio che vede coinvolto Olivieri e che oggi lo porta a scontare una pena definitiva risale al 2005. Allora una volante della polizia era intervenuta alla Casa delle Culture a seguito delle lamentele di alcuni residenti di Ponziania che lamentavano musica ad alto volume e schiamazzi. Olivieri venne denunciato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.

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