Ok alla possibilità di restare a dormire nelle seconde case

Ci si potrà fermare la notte per ultimare poi i lavori avviati il giorno prima. Autoscuole: via libera alle lezioni su strada
Una veduta aerea di Grado: nella località balneare in tanti hanno una seconda casa
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TRIESTE. La novità era attesa da giorni e la Regione, ieri sera, l’ha ufficializzata. I cittadini del Friuli Venezia Giulia possono dormire nelle seconde case. Un passo avanti rispetto al dettato dell’ordinanza numero 12, l’ennesima firmata dal governatore Massimiliano Fedriga dall’inizio dell’emergenza coronavirus. In quel documento si spiega infatti che le abitazioni che non rientrano alla voce “prima casa” sono sì raggiungibili da parte del proprietario, ma al solo scopo della necessaria manutenzione dell’immobile. Come per le barche, le biciclette, i camper, le roulotte e i velivoli, che pure si possono “aggiustare”.

Nella Faq della Protezione civile si precisa ulteriormente che nelle seconde case ci si può andare con un parente, ma si ribadisce che «gli spostamenti in abitazioni diverse da quella principale sono autorizzati solo per finalità manutentive e che la permanenza va pertanto contenuta al tempo strettamente necessario a effettuare i lavori». Proprio nelle Faq, da oggi, si dirà invece che nelle seconde case ci si potrà fermare la notte e continuare dunque i lavori non ultimati nel corso della giornata.

Non ancora una gita fuori porta, ma un’altra fetta di libertà riconquistata nella settimana che conduce al via libera più atteso dal comparto del terziario, la riapertura il 18 maggio, con i negozi, anche delle attività di pubblico esercizio e dei servizi alla persona. Impegnato nel confronto con il governo per anticipare alcune aperture che il Dpcm del premier Conte aveva fissato il 1° giugno, il presidente della Regione ha rinviato a oggi anche altre possibili correzioni rispetto alla situazione fino a ieri.

Non servirà un’ordinanza, ma è possibile che nelle Faq rientri un altro ok, quelle alle lezioni pratiche su strada delle autoscuole, sin qui vietate. Un ulteriore chiarimento riguarderebbe poi la moto come mezzo di trasporto. L’attività motociclistica rientra tra le attività sportive, ma la pratica è limitata alla pista. A quanto pare si procederà a precisare che quel mezzo di trasporto può comunque essere utilizzato, come l’auto, per andare per esempio a fare la spesa, raggiungere il luogo preferito per fare sport, recarsi nelle seconde case. Saranno dunque ancora le Faq della Pc a risolvere rebus irrisolti ma, stavolta, anche ad allentare il “lockdown”.

L’andamento del contagio sul territorio, del resto, dà ragione a chi ritiene che in Fvg si possa partire prima che altrove con il lento recupero della vita normale. Già da una settimana, non a caso, si è tornati a cacciare e a pescare, ad andare in bicicletta anche fuori dal comune di residenza, a tirare con l’arco, a fare equitazione, a giocare a golf e a tennis. Pure ad andare in barca, anche se in solitaria o al massimo con i conviventi, pur con la raccomandazione di evitare gli eccessi dato che permangono i divieti alle attività puramente ludiche o ricreative all’aperto. Vale a dire che si può fare il bagno, e pure le immersioni, ma non è consentito prendere il sole.

Con lo stesso ragionamento la Regione ha permesso un’altra attività considerata non ludica, ma finalizzata al movimento e all’approvvigionamento alimentare: la raccolta di funghi, asparagi ed erbe selvatiche. Nelle Faq che verranno oggi nuovamente ritoccate rientrano anche le “riconquiste” del canto e dei corsi musicali e un ampio capitolo quattro zampe: i cani possono ora essere addestrati con un istruttore abilitato ed è pure ammessa l’attività di dog sitting «in quanto assimilabile a quella di colf, badanti e babysitter». Altolà invece per i fidanzati che vivono in un’altra regione. Non li si può ancora raggiungere, non fino al 17 maggio. 

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