Ok ai conti di Friulia. Utile di 3,6 milioni dopo il taglio dei costi

Il presidente del Fabbro: centrati gli obiettivi del piano strategico. La finanziaria regionale al sostegno delle Pmi

TRIESTE. L’assemblea dei soci approva il bilancio 2016-2017 di Friulia. Al 30 giugno di quest’anno, la finanziaria della Regione fa segnare un utile pari a 3,6 milioni di euro e conferma una strutturale riduzione dei costi, sottolinea la società in una nota, che si attestano a 5,7 milioni di euro, «a testimonianza del raggiungimento degli obiettivi strategici previsti dal Piano Industriale 2014-2017». I bilanci negativi sono alle spalle. La cessione delle quote di Mediocredito Fvg, a seguito della focalizzazione dell’attività di Friulia sul private equity, aveva consentito già l’anno scorso di ritornare in attivo (+5 milioni) dopo un biennio di bilanci in rosso per complessivi 71 milioni, causa rettifiche di valore operate su una collegata in pesante perdita. Il bilancio 2016-17, è emerso in assemblea, si inserisce in un quadro economico ancora non del tutto definito.

La ripresa economica pare consolidarsi. Il presidente Pietro Del Fabbro ha ricordato le azioni del cda: dal risanamento di Bic Incubatori Fvg in funzione del prospettato deconsolidamento all’integrazione organizzativa con Finest al fine di accentrare le attività di controllo gestione, dal trasferimento di Fvs Sgr a Veneto Sviluppo al reperimento di risorse finanziarie per la realizzazione della terza corsia della A4, tra l’altro nel percorso prossimo di uscita dal controllo di Autovie Venete (di cui Friulia possiede il 73% delle quote), a seguito della nascita di una società a capitale interamente pubblico per il rinnovo della concessione autostradale. Il cda prosegue Del Fabbro, «ha inoltre portato avanti il progetto di evoluzione dell’attività tradizionale con l’obiettivo di creare in prospettiva una holding regionale a supporto della crescita e del consolidamento delle Pmi del territorio». Di fatto, la mission tradizionale dopo anni passati da contenitore delle partecipare.

«La nomina del direttore Investimenti – aggiunge ancora il presidente – ha inoltre permesso di proporci al mercato in qualità di advisor direzionale, con competenze e professionalità specifiche da mettere a disposizione dell’impresa del territorio per la gestione di progettualità attivate».

L’impegno di Friulia in cifre? Al 30 giugno 2017 il capitale investito ammonta a 165 milioni di euro con 95 aziende partecipate in portafoglio il cui fatturato aggregato è pari a circa 2 miliardi, il 6,7% del fatturato delle società di capitali con sede in Friuli Venezia Giulia con un fatturato compreso tra i 2 e i 300 milioni e oltre 11mila dipendenti. Nell’esercizio 2016/2017 sono state contattate oltre 53 società e deliberati dal cda 11,8 milioni di investimenti per le imprese del territorio per un totale di 12 operazioni, di cui 9 già attuate nel corso dell’esercizio (7,5 milioni di euro). Gli interventi smobilizzati ammontano a 10,3 milioni (19 operazioni). Nell’ultimo anno è pure cresciuta l’attività di advisory: sono 5 le imprese che hanno beneficiato della consulenza strategica offerta dai professionisti di Friulia, che saranno guidati da inizio gennaio dal nuovo direttore generale Marco Signori.
 

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