Ogs, "A rischio gli stipendi e contratti per 5 milioni"
L’Ogs, Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, con l'approvazione del testo sulla manovra economica - che include l’elenco di 27 enti che il governo ritiene inutili - verrà soppresso

TRIESTE.
Il pagamento degli stipendi dei 170 dipendenti di ruolo e delle fatture improvvisamente in bilico, 110 posti di lavoro a tempo determinato cancellati da un giorno all’altro e contratti di consulenza e collaborazione del valore totale di 5 milioni di euro che non verrebbero più sottoscritti.
Oltre a un’incertezza diffusa sul futuro del personale di ruolo e sul trasferimento delle attribuzioni e delle strutture. L’Ogs, Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale, continua a vivere ore, minuti, istanti di apprensione per il proprio destino.
Una situazione allarmante che dalle ipotesi si tradurrà in realtà quando «il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano firmerà il decreto legge che ieri è stato portato alla sua attenzione», rinnova l’allarme Iginio Marson, presidente di Ogs. Il testo sulla manovra economica che include l’elenco dei 27 enti che il governo vuole spazzare via perché li ritiene “inutili” «dice che l’Ogs verrà soppresso, non accorpato al Cnr. Sparirà, da un giorno all’altro, insomma: non avrà più personalità giuridica, dunque.
Viene detto che attribuzioni e personale di ruolo passeranno al Centro nazionale delle ricerche, questo sì, ma non è specificato in che modo ed entro quando dovrà avvenire il tutto - continua Marson - né se sarà nominato un commissario ad hoc per guidare questa operazione. Essendo l’amministratore dell’Istituto, posso dire che non so come dovrò comportarmi quando il decreto verrà approvato e diverrà esecutivo: a nome di chi potrò firmare stipendi e pagare fatture?
E dei precari non si dice nulla, quindi spariranno... È chiaro che poi nel giro di 60 giorni il decreto legge dovrà essere convertito in legge dalle camere, però al momento non ci vengono date indicazioni. Si crea un periodo di vuoto di potere. Peraltro la situazione in cui ci troviamo adesso rischia di pregiudicare il buon andamento delle contrattazioni per chiudere la firma di importanti accordi del valore di circa 5 milioni di euro, per cui siamo in trattativa. Va detto inoltre che l’Ogs è sempre stato riconosciuto come ente virtuoso: non ci sono quindi giustificazioni di tipo finanziario ed economico per la sua soppressione», conclude il presidente di Ogs.
Ieri mattina, nel corso della riunione straordinaria indetta dai vertici e dal personale dell’Istituto al campus di Borgo Grotta Gigante, l’Ogs ha incassato anche l’importante sostegno di gran parte del mondo politico locale. A partire da quello del sindaco Roberto Dipiazza: «Credo che l’Ogs sia un ente di grandissimo valore che può rimanere autonomo. Lunedì (domani, ndr) parlerò con il ministro dell’Istruzione, università e ricerca Mariastella Gelmini, mentre ho già contattato il sottosegretario Roberto Menia. Stiamo tentando di fare blocco per riuscire ad aiutare l’Istituto».
Presente all’incontro anche un’ampia delegazione del Pd, con in testa il segretario provinciale Roberto Cosolini: «L’impegno del Partito democratico è di creare un fronte comune, senza pregiudizi di bandiera. Abbiamo chiesto la convocazione di consigli straordinari in Comune e in Provincia - prosegue Cosolini - mentre in Regione presenteremo un’interrogazione a risposta immediata al presidente Tondo, risposta che dovrebbe arrivare già giovedì prossimo.
L’Ogs è una grande realtà scientifica arrivata a questi risultati grazie anche alla sua autonomia, è quindi inaccettabile privare il territorio di Trieste di uno dei suoi grandi asset strategici, cioè la ricerca. L’ente è fondamentale anche per gli studi sulla sismicità in una regione che ha una storia di terremoti non banale. L’auspicio è dunque che anche il centrodestra si opponga a una decisione assurda».
Pronta a intervenire con tempestività si è detta pure la senatrice del Pd Tamara Blazina, non appena il decreto legge inizierà il suo iter alle camere: «Come partito ci impegniamo a portare la questione dell’Ogs all’ordine del giorno nelle commissioni competenti, mobilitandoci sia come gruppo sia per creare un fronte trasversale con i senatori delle altre forze politiche».
Riproduzione riservata © Il Piccolo
Leggi anche
Video