Oggi lo sciopero agli sportelli Unicredit
TRIESTE Un calo di 150 addetti agli sportelli di Trieste e Gorizia negli ultimi sei anni, con una flessione pari al 33% che si è acuita negli ultimi 24 mesi, periodo nel quale si è registrata una diminuzione di quasi il 20 per cento dei dipendenti a contatto col pubblico. Sono questi i numeri che hanno spinto le organizzazioni sindacali di categoria - Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin - a proclamare lo sciopero dei dipendenti dell’Unicredit per l’intera giornata di oggi a Monfalcone e Gorizia, e per quella di lunedì 3 dicembre a Trieste.
Il piano industriale dell’azienda, «che prevede la fuoriuscita di migliaia di lavoratori, attraverso l’utilizzo degli esodi incentivati, non bilanciata da nuove assunzioni, unito al ritardo e all’inadeguatezza delle innovazioni tecnologiche e operative, sta provocando una situazione che mette in grave difficoltà tutti i colleghi, in particolare gli addetti agli sportelli per il pubblico», hanno spiegato ieri Marco Comigni e Piergiorgio Gori (Cgil), Ernesto Granzotto e Adriana Sussa (Uil), Irene Olenich (Cisl), Angela Iurman e Andrea Corbatto (Fabi), Roberto Benedetti e Flavio Varesano (Unisin) nel corso di una conferenza stampa in cui sono state spiegate le ragioni dello sciopero. «Vanno poi evidenziate – hanno aggiunto – le assillanti richieste di risultati commerciali, accompagnate da responsabilità personali e penali sempre maggiori, dovute a una sempre maggiore complessità della normativa che regola il settore. Puntiamo poi il dito – hanno proseguito i rappresentanti dei lavoratori – contro il generale impoverimento della rete commerciale e il progressivo aggravarsi delle condizioni di lavoro».
Recentemente - è stato aggiunto - sono stati rilevati anche episodi di malessere di lavoratori, costretti a ricorrere a cure sanitarie. «Non siamo in grado – hanno detto a questo proposito i delegati sindacali – di stabilire una relazione certa tra questi episodi e il diffuso fenomeno di stress. Ci limitiamo a segnalare i fatti, che sono a nostro avviso inquietanti».
Gli esponenti delle sigle di categoria hanno poi evidenziato che «tutto questo avviene in concomitanza con l’aumento dell’utile delle cinque maggiori banche italiane, utile che è addirittura decuplicato rispetto al 2017, generato prevalentemente dalla riduzione del personale».
Lo sciopero indetto per questi giorni sarà accompagnato da due manifestazioni di piazza: nella mattinata di oggi a Monfalcone, dalle 9 alle 11, in piazza Unità; lunedì mattina a Trieste, con lo stesso orario, in via San Nicolò 16. Sono previste inoltre ulteriori giornate in cui sarà proclamato il blocco degli straordinari: il 3, il 6 e il 7 dicembre a Gorizia; il 6 e il 7 a Trieste.
I lavoratori contestualmente hanno deciso di «devolvere il corrispettivo di un’ora di lavoro a favore delle popolazioni colpite dalla recente ondata di maltempo che si è abbattuta sul Friuli Venezia Giulia». —
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