Oggi il duello Italia-Francia sul dossier Fincantieri
Ieri un vertice a Palazzo Chigi in vista dell’incontro con il ministro Le Maire. Gentiloni: «Valuteremo le proposte ma difenderemo gli interessi del Paese»
La sede della Fincantieri
TRIESTE Il rendez vous è oggi pomeriggio, martedì 1° agosto alle 17,30 nella sede del ministero dell’Economia. Dopo giorni di tempesta sull’asse Italia-Francia il ministro dell’economia francese Bruno Le Maire, arriva a Roma per cercare un’ultima mediazione sul dossier Fincantieri.
Dopo la decisione assunta dal Governo francese di nazionalizzare, temporaneamente, i cantieri di Saint Nazaire chiudendo la porta al controllo da parte di Fincantieri, il clima resta infuocato. E alla vigilia dell'incontro, la linea del Governo italiano rimane ferma sulle proprie posizioni e conferma quella che è la posta in gioco: il controllo dei cantieri francesi. Senza il 51% in mano al gruppo triestino «ognuno va per la sua strada», ha ribadito il ministro Calenda. Intanto sull’asse Parigi-Roma si continua a lavorare sotto traccia per capire quali margini ci siano per scongiurare il naufragio del negoziato. La posizione italiana appare chiara: indisponibilità a un assetto azionario paritario, a costo di gettare la spugna lasciando Stx France in mano allo Stato francese.
Uno scenario che non preoccupa però la Borsa con Fincantieri che ieri ha guadagnato circa il 2% con una capitalizzazione che si avvicina a quota 1,7 miliardi. Il gruppo attende l’esito di questo vertice fra il ministro dell'economia francese e i colleghi dell’Economia Pier Carlo Padoan e dello sviluppo economico Carlo Calenda che ieri sera hanno messo a punto la strategia durante un vertice con il premier Gentiloni e la sottosegretaria alla Presidenza Maria Elena Boschi: «Valuteremo eventuali nuove proposte ma difendiamo con forza gli interessi dell’Italia», ha detto il premier. La Francia non cede e vuole un controllo paritetico dei cantieri di Saint Nazaire anche se oggi Le Maire potrebbe offrire in cambio una partnership estesa al militare.
L’Italia resta in trincea: indisponibilità a un assetto azionario paritario, a costo di gettare la spugna lasciando Stx France in mano allo Stato francese. La presa di posizione del segretario del Pd Matteo Renzi («ciò che sta facendo Macron era previsto e prevedibile: sta facendo l'interesse del suo Paese, io non ho nulla contro di lui), non ha sicuramente facilitato un negoziato che si preannuncia molto difficile dopo che la Francia ha disatteso gli accordi sottraendo di fatto a Fincantieri il controllo dei cantieri Stx France: «L’Italia non farà un passo indietro», ha ribadito il ministro della Difesa, Roberta Pinotti.
Il governo italiano ha già respinto nei giorni scorsi l’offerta di Emmanuel Macron di limitare al 50% la quota di Fincantieri in Stx. Di fatto, è uno sgarbo all’Italia e uno schiaffo al colosso cantieristico triestino che ha comprato all’asta il 48% di Stx France affiancato dalla Fondazione CrTrieste con il 7%. Parigi, che ha stracciato il precedente accordo raggiunto tra l’Italia e il governo Hollande, per uscire dall’empasse, si dice ora pronta ad allargare i termini dell’accordo al settore militare.
Fra le varie ipotesi c’è anche quella di una soluzione in due tempi: prima il controllo paritario al 50% poi, entro 12 mesi, la possibilità per la parte italiana di esercitare un aumento di capitale per crescere nell'assetto azionario. Si vedrà. D’altronde la cooperazione tra Parigi e Roma in ambito militare va già avanti da tempo. «Abbiamo avuto lunghe collaborazioni con la Francia - ha ricordato Angelo Fusco, Direttore Divisione Navi Militari di Fincantieri - siamo già al secondo programma congiunto, prima con le fregate Orizzonte e poi con le Fremm.
La sintonia, sia dal punto di vista produttivo che operativo con i francesi c’è sempre stata e i programmi hanno funzionato benissimo». Intanto i francesi provano a trovare una via di uscita nazionale. Prima di volare a Roma, Le Maire vedrà oggi il presidente della Regione Pays de la Loire, Bruno Retailleau, e una delegazione di imprese locali pronte a entrare nel capitale di Saint-Nazaire.
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