«Offeso su Fb», Tuiach trascina 7 a processo

Una querela del pugile consigliere innesca il procedimento a carico di chi aveva commentato una notizia che lo riguardava
Foto Bruni 14.12.14 Fabio Tuiach vince il tricolore
Foto Bruni 14.12.14 Fabio Tuiach vince il tricolore

TRIESTE. Fabio Tuiach ha portato in tribunale altre sette persone. E sempre per lo stesso motivo: diffamazione via Facebook. La propensione alla “querela facile” su chi gli commenta negativamente post o notizie che lo riguardano, è già emersa un mese e mezzo fa con il caso di una quarantaduenne che lo aveva paragonato a un «Neanderthal». E poi, subito sotto, «sei un c......e!». Parole che costeranno alla donna un processo. Il consigliere comunale (ex Lega, ex Forza Nuova e ora Gruppo misto) ha confermato di aver già denunciato, in tempi recenti, almeno un centinaio di lettori.

E ora i nodi vengono al pettine. Ciò che ha fatto spazientire l’ex pugile, stavolta, sono i commenti seguiti a un post pubblicato sulla pagina della testata online Triesteprima. In calce a un articolo di gennaio dell’anno scorso, intitolato «Forza Nuova: pronte le firme per presentare le liste “Prima gli italiani” di Camera e Senato”», sono via via apparse le opinioni poco lusinghiere rivolte al consigliere comunale di destra.

«Questo (Tuiach, ndr) ha bisogno di un TSO urgente. Altro che candidatura alla Camera e al Senato», aveva scritto la lettrice Liviana Penzo. Querelata. Così Paolo Pockaj: «Ma quanto m... xe sto qua?». Querelato.

Ecco poi, subito sotto, il signor Ahmed Houdache: «Intanto lui è sistemato politicamente con più di 2 mila euro al mese». Querelato.

Stessa sorte per Cinzia Decorti: Ga ciapà tropi pugni». E per Mauro Ventin, più pesante: «Il vero aborto che ga provocado sofferenza xe la sua nascita». Anche la signora Antonella Battaglini ha scoperto di essere sotto indagine. «Troppi tiri», questo il suo commento. Dello stesso tenore le parole pubblicate da Marco Mosetti: «Ga ciapà troppi pugni». Querela servita anche per lui.

In pratica i lettori elencati ritengono che le prese di posizione politiche di Tuiach derivino dalle conseguenze dei ganci e dei montanti incassati dall’ex pugile negli incontri sul ring.

Stando a quanto si apprende, per tre imputati (Penzo, Decorti e Battaglini) è stata rimessa la querela. Per gli altri quattro il processo va invece avanti.

Il dibattimento in aula, davanti al giudice Laura Barresi è cominciato. Il pm Chiara De Grassi aveva presentato un decreto di citazione diretta a giudizio per gli indagati.

Tuiach si fa difendere dall’avvocato Marco Padovan. Nelle scorse settimane, come detto, il legale aveva confermato di aver già querelato un centinaio di persone. Denunce confluite in veri e propri processi in sede penale. Con tanto di cause civili. Quattro o cinque casi sono arrivati a una condanna per cifre variabili tra i 1.500 e i 3.000 euro; una ventina di procedimenti si è chiusa in via transattiva, con offerte di risarcimento attorno ai 1.000 euro.


 

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