Offerta per i due storici hangar in Androna Campo Marzio
Partiamo dall’inquadramento topografico, la cui conoscenza nella fattispecie non è scontata: Androna Campo Marzio è una stretta strada privata a fondo cieco, che si diparte da via Campo Marzio. Ospita una sede universitaria, alcune officine e attività commerciali, due palestre. Avendola imboccata, a un certo punto sul lato sinistro sono visibili due edifici contigui, uno dei quali reca la scritta “Siderurgica commerciale”.
Entrambi gli stabili sono magazzini che appartenevano al gruppo pordenonese Fadalti, che operava nel settore dei materiali edili e che all’inizio del presente decennio è saltato per aria, con conseguenze anche di carattere penale. L’amministrazione straordinaria è composta da due professionisti triestini, Alfredo Paparo e Luca Savino, e da un collega pordenonese, Renato Cinelli: tra i bene immobili “non funzionali” all’attività dell’azienda, il “triumvirato” commissariale gestisce proprio i due magazzini, sotto posti in quanto testimonianze di archeologia industriale al vincolo della Soprintendenza ex D.Lgs 42/2004.
In passato la vendita delle strutture in esame era stata bandita due volte, senza risultato. Di recente invece - ecco la novità - è giunta sui tavoli dei commissari un’offerta non revocabile pari a 820.000 euro, rispetto alla quale avrà luogo una procedura competitiva di prossima pubblicazione. Il recupero dell’insediamento è interessante dal punto di vista urbanistico e storico: si tratta, infatti, del primissimo nucleo industriale triestino, dovuto all’iniziativa (rivelatasi poi sfortunata) di un imprenditore di provenienza britannica, Iver Borland, il quale negli anni Trenta dell’800 acquistò i terreni e si accordò con il Lloyd Austriaco per situarvi officina, fonderia, magazzini. In seguito le produzioni vennero spostate più a sud, mentre gli edifici realizzati nell’Androna furono destinati ad attività di servizio.
Gli stabili ex Fadalti sono tra i più antichi dell’area: hanno una superficie complessiva di 2500 metri quadrati con un’altezza massima di una quindicina di metri. Affascinanti ma disastrati. Come trasformarli? Gli ambienti immobiliari triestini sono al riguardo prudenti, perché tutto dipenderà dalle volontà autorizzative del Comune e della Soprintendenza. Certo, ci vorranno risorse non indifferenti, che gli operatori interpellati stimano attorno ai 5 milioni di euro, tradotto in residenziale o pubblici locali.
Una cosa è comunque sicura: Androna Campo Marzio corre in uno degli scacchieri urbani nei quali si organizzerà la futura Trieste. La Lidl ci ha scommesso. Il Comune ha comprato l’ex Duke in zona industriale per trasferirvi il mercato ortofrutticolo, con l’obiettivo di realizzare davanti alla Sacchetta alberghi e parcheggi. Se la riqualificazione della stazione di Campo Marzio procederà, se l’ex Meccanografico uscirà dalla permanente condizione di rudere, l’ex Fadalti è destinato a non restare solo testimonianza archeologica. —
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