Occhio blu a scuola per dire no al bullismo
Le ragazze e i ragazzi, ma anche gli insegnanti, dell’Isis Pertini ieri hanno detto "no" al bullismo facendosi tutti un "occhio blu". A suon di ombretto, ovviamente. Truccarsi tutti allo stesso modo all’entrata di scuola è stato però il sistema, forte e provocatorio allo stesso tempo, scelto dai ragazzi per concludere il percorso intrapreso nel corso dell’anno assieme alla cooperativa Reset-La collina con il progetto BullOver 2.0.
Gli studenti sono del resto stati chiamati dagli operatori a essere i veri protagonisti, a mettersi in gioco in prima persona utilizzando i video e la musica (le immagini sono anche accompagnate da basi beatbox realizzate da uno degli studenti partecipanti) per costruire un messaggio in grado di raggiungere i coetanei.
Sono stati quindi appunto gli studenti a costruire i mattoni di una vera e propria campagna di comunicazione sociale per il contrasto al bullismo. «Non avevamo molto tempo a disposizione - ha spiegato ieri Luciano Capano, operatore della cooperativa Reset-La collina - e quindi abbiamo fornito ai ragazzi gli strumenti, materiali e di riflessione, per sperimentarsi in percorsi laboratoriali».
Se c'è stata adesione al progetto, è perché, comunque, il fenomeno esiste e il tema è sentito. «Le prevaricazioni si stanno diffondendo - ha confermato Giulia Sarcina della quarta dell'indirizzo socio-sanitario del Pertini - e i social network non aiutano».
Il tema è stato quindi proposto nell’ambito dell’assemblea di istituto, trovando il supporto dei docenti, come spiega il rappresentante degli studenti Thomas Curri. Dopo il lavoro fatto lo scorso anno scolastico sempre da Reset-La collina, diversi ragazzi hanno deciso di impegnarsi di nuovo. «Il video che abbiamo prodotto lo scorso anno - spiega Elia Comandini dell’indirizzo Manutenzioni - è stato inoltre selezionato per la Global junior challenge, concorso nazionale promosso a Roma».
Il progetto di prevenzione del bullismo ha comunque riguardato anche le due scuole medie cittadine e il liceo Buonarroti. «È un progetto importante - ha ribadito ieri l’assessore all’Istruzione e politiche giovanili Francesco Martinelli - e non a caso lo stiamo portando avanti dal 2010, prima con i contributi della Fondazione Carigo e ora con risorse nostre».
A nome della scuola, la vicedirigente Marina Turazza ha ringraziato il Comune proprio per la continuità del progetto, ma anche la sua capacità di offrire sempre proposte diverse di contrasto al bullismo, che «va riconosciuto e affrontato». «Per noi come istituto si tratta di azioni importanti - ha aggiunto - e che crediamo vadano portate avanti». Alla fine dell’anno scolastico sarà invece presentato al liceo Buonarroti quanto prodotto dagli studenti dell’istituto nell’ambito del progetto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo