Nuovo volo Ronchi-Instanbul da maggio

L’annuncio del presidente Marano. Oggi l’apertura delle buste sul restyling dell’area partenze. Inaugurata la “vip lounge”
L'inaugurazione della nuova sala vip (Bonaventura)
L'inaugurazione della nuova sala vip (Bonaventura)

RONCHI DEI LEGIONARI. Da maggio Ronchi dei Legionari avrà un nuovo collegamento con Istanbul, attivato in modo particolare per “catturare” quel traffico di camionisti turchi che operano sul porto di Trieste e che oggi si servono di Lubiana. Il volo, da tre a cinque frequenze la settimana, sarà assicurato dalla compagnia turca Bora Jet che utilizza velivoli Embraer E-195 ed Embraer E-190, rispettivamente da 118 e da 100 posti.

La novità è stata annunciata ieri mattina dal presidente della società di gestione, Antonio Marano, in occasione dell'inaugurazione della nuova “vip lounge”, presente la presidente della giunta regionale, Debora Serracchiani. Ma non è l'unica “chicca” resa nota al pubblico. Questa mattina, infatti, si apriranno le buste per un appalto dal valore di 4 milioni di euro che permetterà, entro l'anno, di ristrutturare l'area partenze del “Pietro Savorgnan di Brazzà”, nella quale saranno rivisitate tutte le zone che riguardano gli imbarchi e la presenza commerciale. Aggiudicata definitivamente, poi, la gara per la nascita del polo intermodale dei trasporti. Interbau, una rete di 21 società tra Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna, avrà tempo ora un mese per redigere il progetto esecutivo. Il via libera ai lavori, dopo che sono già iniziati quelli della rotatoria che costituirà l'ingresso al polo, tra giugno e settembre, con tempi di realizzazione di un anno.

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L'aeroporto di Ronchi

«Siamo impegnati a costruire un prodotto - ha detto Marano - un prodotto efficiente che possa essere poi venduto ai partner ideali che sono quelli del mondo impreditoriale e turistico. Guardiamo ad Est ed all'area balcanica, mentre i voli con la Russia saranno una realtà nei prossimi mesi».

Quanto al riallestimento della sala vip, ha potuto contare su un investimento da 70mila euro e sulla collaborazione di aziende di peso come Calligaris e Illy Caffè. Uno spazio non solo per una comoda attesa, ma anche una vetrina di prodotti d'eccellenza della nostra regione, tra i quali i vini promossi dall'Ersa. «Oggi come oggi - sono state le parole del direttore generale, Marco Consalvo - qui transitano 12mila persone l'anno, ma è nostro preciso obiettivo quello di raddoppiarle ed è per questo che abbiamo stretto accordi con Alitalia e Lufthansa». Soddisfatta di questo nuovo tassello di un più grande mosaico che punta a rilanciare Ronchi dei Leginari, la governatrice Serracchiani, presente accanto ad Alessandro Calligaris, presidente dell'omonima impresa, Giacomo Biviano, vicepresidente di Illy, Marco Tullio Petrangelo, presidente di Promoturismo e Massimo Paniccia, presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Trieste. «Questa realizzazione - ha detto Serracchani - è la fotografia migliore della nostra regione, sobria, elegante e accogliente, esattamente come vogliamo essere. Si tratta di un primo passo in avanti per migliorare le condizioni dello scalo e fare un investimento nel futuro. Marano e Consalvo stanno facendo un lavoro di straordinaria importanza per il rilancio dello scalo anche dal punto di vista delle tratte, per cui siamo convinti che riusciremo ad attrarre nuovo traffico e nuovi passeggeri».

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Un aereo Volotea

Nessun accenno alla sfumata collaborazione con Venezia. Tasto toccato invece dal senatore Pd, Lodovico Sonego. «Non è bene, neanche un po'. È negativo - dichiara il parlamentare friulano - che Save dichiari che l'integrazione con Ronchi non le interessa più perché, evidentemente, a Venezia si sono stufati di farsi raccontare la storia di sior Intento. Da sempre penso che l’allenza Ronchi-Venezia si strategica e inevitabile. Peccato che gli ex vertici dello società aeroportuale, invece, abbiano sempre remato contro lucrando sul fatto che la partecipazione azionaria della Regione si fermava purtroppo al 49%. Oggi, per fortuna, la Regione controlla la società e quindi si può decidere l'integrazione mettendo fine ai facili pretesti che da molti anni vengono invocati per negare o dilazionare sine die l'integrazione».

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