Nuovo scalo traghetti a Lussinpiccolo garantirà collegamenti anche con l’Italia

L’infrastruttura sarà pronta entro il 2022 e cofinanziata a fondo perduto per l’85 per cento dall’Unione europea 

il progetto

Andrea Marsanich

Fino a due decenni fa il nome Mrtvaška non era conosciuto nemmeno a gran parte degli abitanti dell'arcipelago di Cherso e Lussino. Poi, dopo l'introduzione della tratta Mrtvaška (Lussino) – Sanpiero (Ilovik), si è saputo di questo piccolo scalo, dislocato nel meridione dell'isola e di indubbia utilità per lussignani e sanpierini. Il collegamento viene mantenuto dall'armatrice locale Porat Ilovik, con il battello Tim-G (fino a 50 passeggeri) che impiega solo 10 minuti per il viaggio tra Lussino e la sua isola satellite (e ritorno), al costo di 15 kune, sui 2 euro, per passeggero.

Ma Mrtvaška non resterà un terminal di dimensioni – e ambizioni – modeste. Tra pochi giorni comincerà la costruzione di un approdo moderno, esteso e funzionale alle esigenze della popolazione isolana, il più grande investimento nel settore dei trasporti marittimi nel Quarnero e al secondo posto in questa speciale classifica nazionale.

Il porticciolo costerà 81 milioni e 200 mila kune, sui 10 milioni e 737 mila euro, a cui si aggiungeranno i 150 milioni di kune (20 milioni di euro) per la strada d'accesso a Mrtvaška.

La costruzione del terminal, che consentirà ai lussignani di beneficiare di collegamenti con le vicine isole di Arbe e Pago, la Dalmazia e l'Italia, è stata affidata al consorzio composto dalla croata Texo Molior di Ragusavecchia (Cavtat) e dall'italiana Impresa Costruzioni Mentucci Aldo di Senigallia.

La firma del contratto, avutasi circa un mese fa a Fiume, ha riguardato Filip Balija, direttore dell'Autorità portuale di Lussinpiccolo e Antonio Deranja, a nome del predetto consorzio. Il nuovo scalo, così si dichiara nel documento, dovrebbe diventare realtà oprativa in capo a 22 mesi e dunque non oltre il 2022.

«Quando chiuderemo il cantiere – ha precisato Balija – avremo un terminal dotato di diga frangiflutti di lunghezza pari a 105 metri, di due banchine e di una riva lunga 95 metri, con molo che sarà utilizzato dagli abitanti locali. Posso confermare che nel nuovo scalo potranno attraccare contemporaneamente tre o quattro fra traghetti, catamarani e aliscafi, di lunghezza fino a 90 metri. Mrtvaška risulterà essere il toccasana per la vicina e dirimpettaia isoletta di Sanpiero, con Lussino che potrà fruire di un terminal che la collegherà ad Arbe, a Pago, alla Dalmazia, in primis Zara e Sebenico e poi all'Italia e mi riferisco ai porti di Cesenatico, Pesaro e Rimini».

La fetta più grossa della maxi opera (l'investitore è l'Authority, con l'Unione europea che coprirà a fondo perduto l'85% dei costi) riguarda come già detto l'approntamento dell'arteria Mrtvaška – Lussinpiccolo: attualmente la strada non è idonea ad assorbire la futura movimentazione stradale. È una via non categorizzata, che in alcuni segmenti rende impossibile il passaggio contemporaneo di due veicoli, essendo troppo stretta.

Contattata dai media, la sindaca di Lussinpiccolo, Ana Kučić (Accadizeta, centrodestra) ha dichiarato che dopo il risanamento degli scali di Sanpiero, Sansego e Canidole piccola e l'attuale opera di ristrutturazione dei porticcioli di Rovensca e Unie, l'ingrandimento di Mrtvaška è la classica ciliegina sulla torta.

«Il nostro Comune – ha sottolineato la prima cittadina - ha stanziato mezzi consistenti e preparato la documentazione progettuale per la strada che unirà il terminal e la rotatoria di Lussingrande, per una lunghezza di 10 chilometri. Avrà due corsie, la pista ciclabile e una riservata ai pedoni». —

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