Nuovo rettore, verdetto al ballottaggio
Fumata nera per l’elezione del nuovo Rettore dell’Università di Trieste. Nessuno dei tre candidati alla carica ha raggiunto il quorum prescritto di 446 voti validi nella prima votazione svoltasi fra mercoledì e ieri nei tre seggi allestiti all'interno degli altrettanti poli d’ateneo, vale a dire piazzale Europa, Cattinara e Campo Marzio. I prossimi 16 e 17 maggio si terrà il ballottaggio, che vedrà sfidarsi i primi due candidati per numero di voti, vale a dire il professor Roberto Di Lenarda, che ne ha ottenuti 398, e la professoressa Donata Vianelli che di preferenze ne ha ottenute 211.
Escluso dalla contesa il professor Rinaldo Rui, che rimane fermo a 112 voti, mentre 16 sono risultate le schede nulle e 11 quelle bianche. Di Lenarda quindi si ferma a nemmeno 50 voti dall’elezione al primo turno, al termine di una due giorni elettorale contraddistinta dalla grande partecipazione di votanti.
Alle 14 di ieri, infatti, l’affluenza definitiva sfiorava l’80% degli aventi diritto, pari a 1109 schede votate sulle 1400. Una cifra che colpisce in positivo per il cospicuo aumento dei votanti rispetto alla precedente elezione del 2013, quando al primo turno si recarono al voto in appena il 70,6% degli aventi diritto. Cifra cresciuta nel successivo ballottaggio al 74,4%.
Analizzando le statistiche per ciascuna delle tre categorie di votanti, si evince come l’affluenza più elevata si sia registrata fra i professori con l’84,5% degli aventi diritto, seguiti dagli studenti con l’81,4% e infine il personale amministrativo fermo al 73,5%.
Lenta la fase di scrutinamento, con i risultati resi noti solamente i serata, a causa della massiccia affluenza di votanti e al fatto che le schede dei due poli periferici di Cattinara e di Campo Marzio dovevano affluire all’Aula Magna di piazzale Europa per lo scrutinio complessivo.
Di Lenarda ha fatto incetta di voti soprattutto fra i colleghi professori e ricercatori, dove ha ottenuto più del doppio dei voti conseguiti dalla prima avversaria di questa tornata, la professoressa Vianelli.
Molto più equilibrato il responso fra il personale tecnico – amministrativo e fra i delegati degli studenti, dove i voti si sono distribuiti in modo quasi uguale fra i tre candidati, con una leggera prevalenza per il responsabile del Dipartimento di Scienze mediche.
Adesso seguirà la fase di caccia ai 112 voti dello sconfitto, il professor Rui, che comunque non basteranno a Vianelli per superare i 398 voti conseguiti da Di Lenarda.
Ora i candidati, entrambi alla prima esperienza, hanno una settimana per perfezionare le strategie e convincere gli aventi diritto che ancora non hanno votato a farlo i prossimi 16 maggio (quando le urne rimarranno aperte dalle 9 alle 19) e venerdì 17 dalle 9 alle 14.
Risulterà vincitore dalla tornata del ballottaggio, ovviamente, il candidato che otterrà il maggior numero di voti: in caso di parità vincerà chi ha maggiore anzianità di servizio e, a pari anzianità di servizio, il candidato anagraficamente più giovane. —
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