Nuovo look per il mercato di Ponterosso
Ruspe e camion sono al lavoro soltanto da pochi giorni su entrambi i lati della piazza, eppure già si pensa a quello che sarà, alla conclusione del cantiere, previsto per gennaio del 2016, il nuovo look del mercato degli ambulanti. La riqualificazione di piazza Ponterosso, che insieme all’intervento sull’altro lato del Canale, che partirà ai primi di aprile e che interesserà nello specifico via Trento e largo Panfili, per un cambio deciso della zona del Borgo Teresano, continua a tenere banco.
Ieri nell’area interessata dai lavori c’è stato un sopralluogo della quarta commissione consiliare presieduta da Anna Mozzi (Pd). I consiglieri comunali si sono soffermati sulla nuova pavimentazione della piazza e sul recupero degli antichi masegni, incalzando l’assessore competente sulla situazione dei sottoservizi e sugli elementi di arredo urbano (dal filare di alberi alle fontanelle, passando per il nuovo disegno dei marciapiedi e le aree a disposizione delle attività commerciali, con particolare attenzione alla mobilità delle persone disabili). Ma, come detto, i fari sono stati puntati in particolare sulle migliorie da apportare al mercato, attualmente spostato in piazza Sant’Antonio e che, a fine lavori, rientrerà nel suo sito originale, sia pur posizionato sul lato opposto della piazza, quello occupato fino a qualche giorno fa dal parcheggio.
«L’idea è quella di renderlo più moderno e funzionale, oltre che maggiormente attrattivo: stiamo lavorando da mesi su questa operazione coinvolgendo diversi uffici comunali, oltre agli stessi operatori dello storico mercato - ha spiegato Andrea Dapretto, assessore comunale ai Lavori Pubblici -. Ci sono sul piatto più soluzioni, che vanno dalle strutture fisse a quelle semovibili, sull’esempio di altre città europee come Lubiana. L'obiettivo in ogni caso è uniformare la struttura al nuovo contesto architettonico della piazza, in un'ottica di maggior decoro, per renderla nel suo complesso più attrattiva e appetibile».
Ipotesi accolte con soddisfazione dagli ambulanti. «Ci sarebbero indubbiamente tutta una serie di vantaggi - affermano Luciana e Sandra, due storiche operatrici -. Rendere fisse e tutte uguali tra loro le strutture significherebbe agevolare in modo significativo il nostro lavoro dal punto di vista tecnico e logistico. Un investimento per il futuro di un contenitore che ne guadagnerebbe in estetica e diventerebbe un vero mercato cittadino».
Pensieri condivisi da Carmelo: «Cambiare e rendere più solide le strutture vuol dire affrontare meglio la Bora e in generale le condizioni meteo avverse. È chiaro poi che uniformarle e abbellirle magari con i colori della città, il rosso in particolare, a fronte del pagamento di una quota di affitto a tariffe agevolate, significherebbe trasformare questo mercato in un vero e proprio salotto cittadino, con enormi vantaggi sul fronte della sua attrattività».
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