Nuovo Isee “blocca” tre posti di lavoro

Meccanismi farraginosi bloccano l’assunzione di necrofori. Caf in difficoltà. Bevilacqua (Cisl) all’attacco: «Serve un periodo di salvaguardia»

Caos autentico. Che sta facendo venire autentici travasi di bile agli operatori dei Caf ma anche al Comune di Gorizia. Dal primo gennaio 2015 è, infatti, in vigore il nuovo Isee, l’Indicatore della situazione economica equivalente introdotto nel 1998 per definire la situazione economica di un cittadino e del suo nucleo familiare.

Da quest’anno però i criteri per stabilire la fascia di appartenenza tengono conto di molti più fattori rispetto al passato: oltre al reddito bisogna dichiarare, ad esempio, l’eventuale possesso di beni immobili e di risparmi in conti bancari o libretti postali. Questa riforma dall’intento nobile prevede nuove regole e procedure anti-furbetti ma sta provocando, al tempo stesso, forti disagi ai cittadini e alle istituzioni, mettendo a rischio anche alcuni servizi. Non solo, i ritardi nell’espletamento delle pratiche bloccano anche la creazione di nuovi posti di lavoro. Ne sa qualcosa il Comune di Gorizia che il 2 febbraio ha presentato richiesta al Centro per l’impiego di tre operai per i servizi funebri che l’ente gestisce: in pratica tre necrofori. Solitamente, il Centro per l’impiego riusciva a fornire la lista per la selezione entro quindici giorni ma ha già fatto sapere al Comune che non se ne farà nulla fino ad... aprile a causa dei ritardi nella predisposizione degli Isee. Sembrerebbe un semplice slittamento ma questo rinvio rischia di far saltare i tre posti di lavoro: i nuovi necrofori, infatti, devono assolutamente entrare in attività il Primo marzo. Quindi, se non si riuscirà a dirimere la situazione il servizio sarà a rischio, così come i posti di lavoro che sono preziosissimi in un periodo di forte disoccupazione e vacche magre.

Nuovo Isee, Caf fermi. E scattano i primi rinvii
Bimbi e meatre in un asilo nido

Il fatto è che i Caf, ovvero i Centri di assistenza fiscale, sono fortemente sotto pressione a causa della complessità delle nuove regole e dei maggiori controlli per la determinazione degli Isee, con gli addetti impossibilitati a fornire risposte tempestive e complete agli utenti che si rivolgono agli sportelli. La conseguenza? Le pratiche relative alle assunzioni dei necrofori potranno essere esaminate solamente fra qualche tempo ritardando tutto l’iter. Vista l’emergenza si sta interessando alla complicata vicenda il segretario regionale della Cisl–Funzione pubblica, Massimo Bevilacqua. Sta verificando la possibilità di attivare una sorta di “corsia dedicata” per esaminare le pratiche dei potenziali necrofori e salvare così capra e cavoli: il servizio e i posti di lavoro. «Purtroppo, questa situazione si sta ripercuotendo sui cittadini - ribadiscono in Comune -. Sarebbe stato sufficiente istituire un periodo di salvaguardia che avesse consentito l’uso del vecchio Isee finchè non fossero stati risolti i problemi relativi alle nuove norme. Così, invece, sono stati creati tanti disagi».

Continua Bevilacqua: «Ciò che sta capitando è pazzesco. Il rischio reale è che venga sospeso il servizio e si attinga dai giardinieri per coprire i tre ruoli di necroforo».

Sul tema del caos-Isee interviene anche Ennio Mangifesta, respondabile dei Caaf della Cisl. «È come aver intrapreso un girone infernale. I tempi di elaborazione dei nuovi Isee sono notevoli perché il quadro è davvero molto complicato con le nuove norme. Peraltro, prima si otteneva la certificazione subito, oggi bisogna attendere 15 giorni. La sensazione è che di questo passo molte persone si scoraggeranno e non richiederanno più nuovi Isee. Il nostro personale è spaventato perché rischia di diventare il parafulmine di una situazione assai poco edificante».

Mangifesta conclude con un’evidenza statistica. «Abbiamo provato a elaborarne una decina. Siamo riusciti a chiudere a malapena un solo Isee: peraltro abbiamo fatto una verifica ed è risultato... sbagliato».

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