Nuovo hotel in largo Panfili, gestione affidata a Marriott

TRIESTE. Era una delle prime ipotesi a circolare e adesso sembra essere, secondo fonti ufficiose, in dirittura d’arrivo: a gestire il futuro albergo a “4 stelle”, che sorgerà dalla riqualificazione dell’ex palazzo dell’Intendenza di finanza in largo Panfili, sarà Marriott, uno dei più famosi marchi della hotellerie internazionale.
I proprietari del grande stabile costruito a fine Ottocento, i fratelli italo-austriaci Franz Christian e Paolo Zotti detentori dei due terzi di BZ Hotels, avevano affidato a Ernst & Young il compito di scremare le candidature alla conduzione di quello che sarà il più grande “4 stelle” del Friuli Venezia Giulia, con una previsione di perlomeno 150 stanze.
Lo scorso ottobre Stefano Nursi, l’immobiliarista triestino che aveva curato la trattativa tra gli Zotti e Cassa depositi e prestiti (Cdp), segnalava che erano ben 24 catene ad aver mandato il loro curriculum per gestire l’hotel. Erano fioccati anche i nomi di Ibis Accor e Blu Hotels.
Al manifestarsi di questo gradito “assedio”, interessante test anche per la più generale attrattività triestina, ecco la decisione di affidarsi a un selezionatore esterno: già in autunno era emerso il nome della Marriott e ora, sia pure senza conferme ufficiali, il gruppo statunitense, basato nel Maryland e quotato al Nasdaq, sarebbe l’indicazione preferita. Marriott è presente in tutta Italia e ha un consistente presidio nel confinante Veneto a Venezia, Padova, Vicenza. Il brand campeggia anche al Falisia resort di Portopiccolo in un rapporto di franchising con Luxury Collection.
L’individuazione del gestore non significa un’automatica apertura dell’impegnativo cantiere di radicale riconversione, benchè in un primo tempo si pensasse di avviare i lavori all’inizio del corrente anno. Ci sono ancora importanti aspetti da chiarire, in ordine, per esempio, agli spazi da dedicare alla ristorazione (di fascia alta) nel primo livello del palazzo, per cui è quantomeno probabile che le betoniere entrino in azione nella bella stagione.
Comune e Soprintendenza sono gli interlocutori amministrativi di un’operazione ambiziosa: si tenga infatti presente che l’intervento riguarderà un complesso di 13.000 metri quadrati disposti su cinque livelli, tre gruppi di scale, tre cortili. Già l’esterno suggerisce un’indubbia grandiosità, l’ex Intendenza rappresenta la metà dell’isolato che nell’altra parte affacciata in piazza Vittorio Veneto ospita le Poste: negli ultimi anni del XIX secolo fu Friedrich Setz, architetto-ingegnere, a disegnare il quadrilatero.
La vicenda alberghiera dell’ex Intendenza ha avuto una forte accelerazione a partire dal febbraio 2019 quando venne ufficializzata la vendita dello stabile, da anni fermo, a un prezzo stimato tra i 5-6 milioni di euro. La trasformazione in hotel dovrebbe impegnare non meno di 15 milioni. Nel 2018 i lavori di restauro esterno, diretti da Mario Bucher con la consulenza di Pietro Cordara.
I fratelli Zotti hanno ormai abituato a questi exploit immobiliari a scopo ricettivo. Dopo il Laguna gradese, ecco lo sbarco nel capoluogo. Che potrebbe essere bissato da un’offerta per l’Obelisco di Opicina: giovedì l’asta nello studio milanese De Cesari, gli Zotti non hanno ancora sciolto la riserva. Martedì la decisione.
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