“Nuovo” Cattinara, il cantiere prende forma

Al via le attività propedeutiche ai lavori per la realizzazione del maxi polo che ospiterà anche il Burlo
Lasorte Trieste 17/10/12 - Ospedale di Cattinara
Lasorte Trieste 17/10/12 - Ospedale di Cattinara
Sono iniziate ieri le prime attività di allestimento del cantiere per la riqualificazione del complesso ospedaliero di Cattinara e realizzazione della nuova sede dell'Irccs Burlo Garofolo. Lo hanno comunicato ieri i vertici dell’AsuiTs, invitando residenti e frequentatori abituali della zona a sopportare eventuali disagi legati all’avvio dei lavori.


Durante questa prima fase del cantiere, precisa l’Azienda sanitaria universitaria integrata, verranno posizionate alcune strutture di supporto e delimitazioni di cantiere che non dovrebbero però innescare particolari criticità, salvo momentanei tratti di senso unico alternato su via Valdoni durante la movimentazione delle strutture prefabbricate.


I lavori propedeutici inizieranno nel prossimo mese di ottobre. L'azienda assicura l’impegno a comunicare con congruo anticipo quali saranno le aree interessate; apposita segnaletica verrà sempre installata lungo le aree interdette, in modo da fornire le indicazioni necessarie a raggiungere tutti i servizi.


Per realizzare l’intervento, atteso da circa 10 anni, serviranno secondo le stime sei anni di lavori: salvo imprevisti, il traguardo è dunque fissato nell'autunno 2023. Il via alla progettazione esecutiva e alla fase realizzativa, dopo anni di concorsi e ricorsi, è stato dato ufficialmente in aprile, con la firma del contratto d'appalto (importo a base di gara pari a 118 milioni 545mila euro) fra il direttore generale dell'Asuits, Nicola Delli Quadri, e Sandro Zerbin, procuratore di Clea - Impresa cooperativa di costruzioni generali, capogruppo dell'associazione temporanea di imprese (comprendente Tecno.Geo srl e Bilfinger Sielv Facility Management srl) che si è aggiudicata definitivamente la gara. L'assegnazione iniziale, risalente al luglio del 2015, vide al primo posto l'Ati capeggiata dalla cooperativa Clea. A fronte di quella graduatoria vi fu però il ricorso al Tar, vinto nell'aprile 2016, della Rizzani de Eccher, a cui venne temporaneamente aggiudicato l'appalto.


A quel punto le Ati di Clea e di Cmb (quest'ultima, originariamente seconda in graduatoria) si appellarono al Consiglio di Stato, che nell'ottobre dello scorso anno mise fine alla guerra di ricorsi, ribaltando la decisione del Tar e ripristinando la graduatoria iniziale. Sono seguiti alcuni mesi necessari per passaggi burocratici. Due i fronti sui quali, in base alla tabella di marcia, si inizierà ad operare, in base al progetto aggiudicato, nell'aprile 2014, al raggruppamento costituito da Bvn Architecture Pty Ltd di Sidney, dallo Studio tecnico gruppo Marche di Macerata, e da Ottaviani associati e architetto Massimo Cocciolito di Roma.


Si partirà con la costruzione della nuova torre centrale di collegamento fra le due esistenti (una struttura in acciaio di quindici piani, per la cui realizzazione sono previsti tre anni) e con la riqualificazione dei cinque piani più alti della torre medica.


Ultimato quest’intervento, si passerà ai cinque piani sottostanti della stessa torre. Sarà poi la volta della torre chirurgica.


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