Nuovo caso di bollette per fognature “fantasma”
Paga il canone per l’utilizzo delle fognature anche se non sei allacciato alla rete. È questa l’incredibile richiesta che si sono visti recapitare, a partire dallo scorso giugno, da parte della Direzione acqua dell’AcegasApsAgma, una cinquantina di famiglie residenti a Contovello, piccolo centro appollaiato sul costone carsico, proprio sopra il Castello di Miramare.
A originare questo spiacevole e ancora irrisolto problema un eccesso di burocrazia, un pizzico di confusione informatica, una macchina operativa molto grande, che stenta a rendersi conto delle piccole realtà individuali, cioè un micidiale cocktail del disservizio pronto al tavolo del consumatore. Protagonisti passivi dell’ennesima vicenda che vede messi in crisi i rapporti fra i privati cittadini e i grandi fornitori, sono anche famiglie che risiedono a Contovello da generazioni e mai collegate alla rete fognaria.
«Improvvisamente, dallo scorso giugno – spiegano i componenti della famiglia Stocca Cibic - ci siamo visti recapitare bollette dell’acqua nelle quali si chiedeva il pagamento del canone per i servizi depurazione e fognature. Peccato che mai siamo stati collegati alla rete e mai, in precedenza, era stata inserita tale voce nelle note».
Visto il persistere della richiesta, nonostante l’invio all’AcegasApsAgma di una raccomandata per chiarire la situazione, gli Stocca Cibic hanno deciso di rivolgersi all’Organizzazione per la tutela dei consumatori (Otc). «Abbiamo scritto all’ex municipalizzata già ad agosto – spiega Luisa Nemerz, presidente dell’Otc – riportando gli estremi della precedente corrispondenza e precisando nuovamente la situazione». «Siamo ad aprile del 2015 – osserva Nemez – e i nostri assistiti non hanno ancora ricevuto risposta».
Una spiegazione, come sempre, esiste, anche se i dubbi che lascia sul tappeto sono parecchi. A fornirla è Riccardo Finelli, responsabile delle relazioni esterne dell’AcegasApsAgma. «Già nei primi mesi del 2014 – precisa – avevamo scritto ai titolari di contratti di fornitura dell’acqua di Contovello, preannunciando che avremmo cominciato a mandare bollette con una nuova voce, quella relativa al servizio fognature, dando però agli stessi la possibilità di rispondere entro una sessantina di giorni per chiedere un sopralluogo dei nostri tecnici». «L’obiettivo degli eventuali controlli – aggiunge – era di mettere tutti gli interessati nella possibilità di evidenziare l’assenza del collegamento alla rete. Alcuni, fra i quali la famiglia Stocca Cibic, non hanno risposto in tempo».
«La successiva mancata replica alle lettere di protesta inviateci dagli utenti coinvolti – ricorda il responsabile delle relazioni esterne – è invece dovuta al fatto che, nello scorso autunno, abbiamo effettuato internamente all’azienda una modifica della struttura informatica di supporto e purtroppo a farne le spese sono state situazioni come quelle della famiglia Stocca Cibic. Ma garantisco – conclude – che a breve sistemeremo il tutto restituendo agli interessati quanto indebitamente inserito in bolletta».
Spiegazione logica ma insoddisfacente, almeno per Nemez. «Cominciamo col dire che ribaltare sull’utente l’onere della dimostrazione dell’inesistenza di un collegamento alla rete fognaria, soprattutto da parte di chi non vi è mai stato collegato – afferma – è prassi molto discutibile. Neppure è accettabile che si debba attendere mesi, per ritardi che riguardano esclusivamente Acegas, per ottenere la restituzione di importi che le famiglie di Contovello non avrebbero mai dovuto pagare».
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