Nuovo appello alla donazione di sangue

L’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste, attraverso il dottor Luca Giovanni Mascaretti (foto), direttore del Dipartimento di Medicina trasfusionale Giuliano-Isontino, lancia un nuovo...
Silvano Trieste 09/05/2013 Luca Mascaretti, Direttore Sanitario Ospedale di Cattinara
Silvano Trieste 09/05/2013 Luca Mascaretti, Direttore Sanitario Ospedale di Cattinara
L’Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste, attraverso il dottor Luca Giovanni Mascaretti (foto), direttore del Dipartimento di Medicina trasfusionale Giuliano-Isontino, lancia un nuovo appello alla donazione di sangue. In una nota diffusa nella giornata di ieri dall’Asuits, viene peraltro sottolineato come l’azienda si rivolga non solo alla cittadinanza ma anche «a tutto il proprio personale che è già donatore oppure che vorrebbe candidarsi alla donazione di sangue», invitandolo «a passare nei Centri per una donazione: un piccolo gesto di grande solidarietà, che consente di aiutare i pazienti. L’emergenza non è ancora terminata, quindi l’invito a donare il sangue rimane sempre valido». Nel comunicato, Mascaretti coglie inoltre l’occasione «per ringraziare tutti coloro che, nell’ultima settimana, si sono recati nei Centri Donatori per una donazione di sangue. L’Asuits ringrazia tutti i media che continuano a contribuire alla diffusione degli appelli alla donazione». Dal 3 al 12 luglio, sono state raccolte fra Ospedale Maggiore, Irccs Burlo Garofolo, Gorizia e Monfalcone, 456 unità di sangue intero, 101 unità di plasma e 23 unità di piastrine, consentendo momentaneamente, di raggiungere l’autosufficienza. Ma, come accennato, l’appello da parte del responsabile del Dipartimento di Medicina trasfusionale e di tutta l’Azienda sanitaria triestina si rinnova perché necessità e urgenze sono sempre dietro l’angolo. I numeri dei primi sei mesi dell’anno, d’altronde, hanno parlato chiaro: è stato registrato infatti un calo complessivo del 12,3% del numero di unità di sangue, plasma e piastrine raccolte nelle sedi di donazione delle province di Trieste e Gorizia. Nello stesso periodo, il numero di trasfusioni è aumentato del 5%.


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