Nuovi tagli ai treni Cervignano più isolata

di Elena Placitelli
CERVIGNANO
Si fa più isolata la stazione ferroviaria di Cervignano. Sono sempre meno i treni a lunga percorrenza che servono la Bassa friulana e la stazione di Cervignano finisce nel dimenticatoio delle ferrovie insieme alla fermata di Latisana e San Donà. Protestano i viaggiatori diretti a Milano, Roma e Torino che non possono più servirsi delle stazioni intermedie dove, con l'andar del tempo, sono diminuite le fermate dei treni a lunga percorrenza. Con il risultato che, per prendere un treno di questo tipo da Cervignano e Latisana, bisogna più spesso recarsi con propri mezzi a Portogruaro o Monfalcone, oppure accontentarsi di un convoglio per Mestre, da dove ripartire per tutte le altre destinazioni.
A dare il colpo di grazia ai collegamenti a lunga percorrenza che in passato partivano da Cervignano, sono state le cancellazioni del Budapest e del Lecce, eliminati la settimana scorsa con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario. Ma a ben vedere molti collegamenti per Milano, Roma e Torino già da qualche anno non fermano più a Cervignano, Latisana e San Donà. Allo stato attuale ci sono infatti solo tre coppie di treni a lunga percorrenza che sostano a Cervignano in andata e ritorno per Roma, Milano e Torino. Per Roma, l'Intercity Notte che parte da Trieste alle 21.54 e ferma a Cervignano alle 22.31 e l’Intercity diurno che collega Trieste con la capitale partendo alle 7.04 (7.40 a Cervignano). Da Roma a Trieste, ci sono l'Intercity che arriva a Cervignano alle 6.50 e a destinazione alle 7.28 e l’altro che giunge a Cervignano alle 23.18 e nel capoluogo giuliano alle 23.58. Da Milano, solo l’Eurostar che parte alle 7.35 e ferma a Cervignano intorno alle 11.30.
Per Milano, un’unica Frecciabianca che parte da Trieste centrale alle 17.03 e arriva nel capoluogo della Bassa quaranta minuti dopo. Il problema più sentito dai viaggiatori riguarda proprio i collegamenti per Milano e Torino, prima serviti a Cervignano, Latisana e San Donà, ora non più.
Le Freccebianche della mattina non fermano in tutte e tre le stazioni, ma solo a Portogruaro e Monfalcone: sia quella diretta a Torino che parte da Trieste alle 6.35 e torna indietro intorno alle 21.20, sia quella diretta a Milano che parte da Trieste alle 9.38 e torna indietro alle 22.20. Si sollevano così le proteste dei viaggiatori, che in queste tratte chiedono siano ripristinate la fermata di Cervignano con le altre intermedie tra Portogruaro e Monfalcone.
A far loro eco, anche i trasfertisti impiegati nelle aziende della Bassa friulana che, pur abitando a Cervignano, non possono partire da qui per raggiungere i parenti a Natale. «Nella stazione di Cervignano tanti viaggiatori si lamentano dei pochi collegamenti diretti che sono rimasti - commenta la titolare dell'edicola della stazione di Cervignano, Ester Galanti - Da qui si serve tutta la Bassa, dove molti trasfertisti usano il treno non solo nel fine settimana, ma anche per raggiungere i parenti per le feste natalizie. Da quando la fermata di Cervignano è saltata, è calato il flusso di viaggiatori, costretti ad andare con l'auto fino a Portogruaro o a Monfalcone per salire su un treno a lunga percorrenza».
Solidale con i viaggiatori anche la portavoce cervignanese del comitato spontaneo dei pendolari, Cristina Sartor. «Ci dispiace per tutte le persone che vivono nella Bassa per motivi di lavoro e che, in un periodo di crisi, non riescono a trovare collegamenti sostenibili sia logisticamente che economicamente: le Freccebianche costano di più e di questo passo il treno sarà sempre meno utilizzato».
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