Ecco i nuovi semafori a Monfalcone, così cambia il traffico in Largo Isonzo
Sincronizzazione in corso: impianti in funzione entro sabato fra le vie Terenziana, 4 Novembre, Aquileia e Canaletto
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I quattro semafori sono arrivati da un pezzo. Ma per qualche giorno ancora, pur eretti e installati, funzioneranno a luci gialle intermittenti. Entro il fine settimana, tuttavia, l’attuale corso viabilistico è destinato a morire: l’incrocio “libero” alla confluenza delle vie Terenziana, 4 Novembre, Aquileia e Isonzo-Canaletto ha le ore contate. Una piccola rivoluzione nel quartiere periferico, dove il locale parlamentino da anni, dopo aver intrapreso la battaglia dei dissuasori di velocità sulla longilinea arteria che ospita anche una pizzeria, perorava la causa dell’installazione di un impianto semaforico, per dirimere il traffico in quel punto sempre discretamente sostenuto e in particolare nelle ore di punta.
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Ieri alle 9.30 il sopralluogo dei tecnici comunali, con il titolare di Posizione organizzativa, l’ingegner Andrea Ceschia, e della ditta specializzata: l’impresa La semaforica srl di Padova, con sede in via Ponticello 17, titolare dell’appalto. I lavori, per la sincronizzazione dei dispositivi elettronici con quelli dei due impianti già esistenti, poco più avanti verso il canale, cioè all’altezza della Farmacia comunale e in prossimità del supermercato Eurospar, potrebbero richiedere tre giornate. In queste ore gli addetti stanno provvedendo, sotto il profilo tecnico, alla posa delle spire semaforiche in grado di rilevare il passaggio e la sosta di mezzi metallici come auto, moto e trattori. Un sistema “intelligente” per quantificare la mole del traffico stradale. Al fine di consentire le operazioni in sicurezza, l’ente ha emesso nei giorni scorsi anche un’ordinanza specifica, la numero 25, per un restringimento della carreggiata sul tratto, utile a consentire per l’appunto le operazioni in tutta sicurezza.
I nuovi semafori si inseriscono nel più ampio progetto di realizzazione del percorso ciclopedonale sul sedime dell’ex ferrovia Fincantieri, storica cesura urbana, ormai giunta al capolinea, come riferito ieri dall’ingegner Ceschia. «Manca da realizzare giusto un parapetto di protezione, lungo via 24 maggio, e appunto la sistemazione dei semafori», afferma il responsabile di Opere pubbliche e Mobilità. L’ente sta considerando di iniziare ad aprire, magari a step, la nuova ciclabile, di cui ha in previsione anche un intervento di pulizia, cosa consueta al termine di un cantiere. La pista in senso stretto è infatti posata e ultimata. Si sono tuttavia già riscontrati problemi di incuria o comunque scarso senso civico da parte dell’utenza. In particolare, sull’ultimo tratto di via 24 Maggio, all’altezza del vicolo San Fedele, gli operatori hanno rilevato un’incredibile quantità di deiezioni canine, perfino sul manto giallo-verde appena steso. Sicché l’amministrazione comunale, a fronte anche dell’opera pubblica nuova di zecca e finanziata dalla Regione per 1,5 milioni di euro, che collega Monfalcone fino al Polo intermodale e al Trieste Airport, è intenzionata a valutare la posa di appositi cestini, deputati allo smaltimento dei rifiuti organici. E non dovesse bastare, sarà il caso di dirottare la Polizia locale sul punto, perché, se i titolari degli amici a quattro zampe non comprendono la necessità del decoro urbano, forse cambieranno registro nel caso in cui tocchi loro mettere mano al portafogli a causa di qualche verbale. Il percorso, che si snoda per quasi due chilometri, ha visto la predisposizione puntuale di attraversamenti stradali, banchine e punti di attesa per l’autobus. Il progetto comprende infine la piantumazione di nuove essenze arboree, a ingentilire gli spazi, a misura di pedone e bicicletta, per una mobilità green in città.—
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