Nuovi progetti: treno senza fermate Trieste-Venezia

I Comuni lo chiederanno alle Ferrovie. Sono già allo studio sconti su autobus e vaporetti
Il patto Trieste-Venezia siglato giovedì in municipio passa già alla fase operativa. I Comuni metteranno ora in diretto collegamento le rispettive agenzie di trasporto pubblico, i terminal dei passeggeri marittimi, le multiutility, i centri di ricerca, incontreranno il consiglio di amministrazione di Autovie venete e i vertici di Trenitalia. L’assessore Maurizio Bucci ha fin d’ora l’agenda piena.


E intanto il sindaco Roberto Dipiazza prepara già la prima missione a Zagabria, fissata per l’11 febbraio, per il patto con la capitale croata e pochi giorni dopo è previsto l’ingresso nel municipio di Trieste del sindaco di Lubiana per un altro forse ancora più storico accordo.


Tra i primi benefici che potranno derivare dal patto con Venezia, oltre che per i turisti anche per i triestini, ci sono sconti per i vaporetti e un treno charter che almeno una volta alla settimana collegherà le due città senza fermate intermedie. È in ballo del resto anche la possibilità che gli aliscafi che dal 24 aprile ricollegheranno Trieste con l’Istria puntino settimanalmente su Venezia.


Già per la settimana prossima è stato fissato il primo incontro specifico, quello tra le due agenzie di trasporto pubblico locale e cioé Trieste trasporti e Actv, con all’ordine del giorno un pacchetto unico di sconti del quale possano beneficiare sia i turisti che, vicendevolmente i veneziani e i triestini i quali avrebbero così la possibilità di utilizzare i vaporetti con biglietti a prezzo ridotto (oggi tutti i non veneziani per una tratta anche breve pagano sei euro). A ruota e in tempi brevissimi anche l’incontro, con la partecipazione di Bucci e dell’assessore veneziano Enrico Mingardi, con i vertici di Trenitalia per dare periodicità fissa al collegamento ferroviario sperimentato con successo l’estate scorsa per portare in laguna i turisti sbarcati dalla Queen Elizabeth 2 ormeggiata alla radice del Molo Settimo. Si tratta di istituire un charter ferroviario che colleghi almeno una volta alla settimana Trieste a Venezia in meno di un’ora senza alcuna sosta intermedia.


Sarà anche un servizio propedeutico al collegamento tra i due aeroporti dal momento che sono concordi i pareri sul fatto che lo scalo di Ronchi dei Legionari dovrà costituire la terza pista del Marco Polo. Il protocollo d’intesa siglato parla in via preliminare di un servizio con autobus gestito in modo integrato da Actv e Trieste Trasporti con orari coordinati con gli arrivi e le partenze degli aerei.


Lo stesso accordo prevede che siano destinati al finanziamento del raccordo ferroviario tra il Marco Polo e la linea Trieste-Venezia i proventi derivanti dall’applicazione del’eurobollo ai veicoli pesanti sulla Trieste-Venezia e la Venezia-Padova. «In attesa di completare a nostra volta il collegamento ferroviario con l’aeroporto di Ronchi - rileva l’assessore Bucci - chiederemo che venga ripreso il progetto dell’ex assessore Franzutti che prevede un collegamento sopraelevato di 400 metri su tapis roulant con realizzazione di un parcheggio sottostante».


Seguiranno gli incontri tra i due Terminal passeggeri marittimi con in ballo la questione del dirottamento delle navi da Venezia a Trieste che è stato definito inevitabile dallo stesso sindaco veneziano Massimo Cacciari per cui la resistenza a cedere traffico palesata da Venezia terminal passeggeri potrebbe affievolirsi. Tanto che Bucci può anticipare che un’importante armatore che opera nel Mediterraneo nel 2009 lascerà Venezia per Trieste. Gli assessori incontreranno anche il consiglio di amministrazione di Autovie Venete per premere a favore della realizzazione della terza corsia.


Si incontreranno quindi i rappresentanti delle multiutility per metter in comune i rispettivi know-how: Trieste è quotata nel campo dell’energia, Venezia in quelli dell’acqua e dei rifiuti. Ancora i parchi scientifici saranno presto a confronto: Area science park di Trieste e Vega di Venezia.

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